Censis: la scuola italiana è sempre più internazionalizzata

E’ quanto emerge dal 46esimo Rapporto del Censis sulla situazione sociale del paese, secondo cui l’azione principale portata avanti è la mobilità degli studenti per scambi, tirocini e soggiorni di studio all’estero (76,6%).

Nettamente più bassa la mobilità dei docenti (38%) così come i progetti di cooperazione tra scuole (visite preparatorie 27,4%, partenariati di cooperazione 24%, reti tematiche 21,2%). Ad aver partecipato ad iniziative di internazionalizzazione sono stati in particolare gli istituti tecnici (74%), seguiti dai professionali (70,5%) e dai licei (64,5%).

Andare a studiare all’estero attrae soprattutto gli studenti del Sud e delle isole (73%), seguiti da quelli del Centro (66,9%), del Nord Est (65,8%) e del Nord Ovest (58,9%).

Oltre ai finanziamenti erogati dai programmi Comenius (57,4%) e Leonardo Da Vinci (22,3%), le scuole hanno beneficiato in questi anni anche delle risorse del Fondo sociale europeo, cui hanno avuto accesso a livello nazionale il 30,6% delle scuole e il 54,8% di quelle del Sud.

La maggiore internazionalizzazione dell’offerta scolastica si deve peraltro anche ai contributi delle famiglie, che hanno finanziato nella misura del 17,2% le iniziative di mobilità delle scuole, olitamente per l’apprendimento delle lingue straniere.