CCNL: ecco cosa potrebbe non esserci nell’atto di indirizzo per il rinnovo

Dai resoconti sindacali e dalle prime valutazioni seguite all’incontro presso il Miur, in vista dell’atto di indirizzo che il Governo dovrà predisporre per il rinnovo del CCNL, è risultato di primaria importanza il riferimento all’Accordo generale del 30 novembre 2016 anche da parte della delegazione ministeriale guidata dal Sottosegretario De Filippo.

Non è però dato sapere, sulla base di quei resoconti, se il riferimento a quell’Accordo è stato limitato al primo punto (Relazioni sindacali), particolarmente gradito ai sindacati, o se il Miur ha fatto riferimento anche al secondo punto (Parte normativa), forse meno gradito ai sindacati,  che alla lettera a) prevede: “Le parti si impegnano ad individuare nuovi sistemi di valutazione che garantiscano una adeguata valorizzazione delle professionalità e delle competenze e che misurino e valorizzino i differenti apporti individuali all’organizzazione. I contratti collettivi, nei limiti delle relative previsioni normative, disciplineranno criteri e modalità”.

La non menzione di questa seconda parte potrebbe far pensare ad un calcolato silenzio del Miur per non contrariare il mondo sindacale verso il quale il ministro Fedeli è riuscita a costruire un rapporto di fiducia e condivisione. Ma l’Accordo parla chiaro: nuovo sistema di valutazione, valorizzare professionalità e competenze, misurare, valorizzare i differenti apporti individuali.

Ma su questa annosa questione del merito e delle competenze professionali i sindacati, al di là di dichiarazioni di principio, non sono mai riusciti a condividere soluzioni concrete ed effettivamente applicabili per evitare anche in materia retributiva quel noto riferimento alla massima di don Milani, secondo cui ‘Non c’è nulla che sia ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali’, che, applicato alla valorizzazione del merito professionale, potrebbe significare ‘è ingiusto compensare in modo uguale chi ha meriti professionali e apporti diversi per l’offerta formativa’.

L’atto di indirizzo che il Governo si accinge a varare glisserà su questa importante parte dell’Accordo per non sciupare la luna di miele con il sindacato e propiziare una stagione contrattuale tranquilla per i prossimi mesi?