
Carrozza: ‘Investire sulla scuola o me ne vado’
L’ultimatum del neo-ministro dell’istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha probabilmente sorpreso venerdì un po’ tutti, compresi i colleghi di Governo e lo stesso premier, Letta.
“O ci sono margini per un reinvestimento nella scuola pubblica, oppure devo smettere di fare il ministro dell’Istruzione” ha detto ai microfoni della trasmissione “Nove in Punto” di “Radio 24”.
È stato un messaggio forte e chiaro il suo; secondo Carrozza l’investimento “è necessario per il futuro del Paese, non ci sono altre strade disponibili”.
“Siamo in una situazione drammatica – spiega Carrozza – dobbiamo mettere in sicurezza le nostre scuole, dobbiamo metterle in grado di proteggere i nostri bambini. Abbiamo bisogno prima di tutto di un investimento nell’edilizia scolastica e poi abbiamo bisogno di più insegnanti. Credo che il futuro del nostro Paese si possa giocare con un esercito di nuovi insegnanti, che davvero ci permettano di migliorare la qualità del nostro servizio”.
Aveva espresso le stesse considerazioni il giorno prima a Palermo, in occasione della commemorazione della strage di Capaci. A quelle considerazioni ha aggiunto la preoccupazione per i dati del rapporto Istat secondo i quali l’Italia detiene la quota più alta in Europa di giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non partecipano ad attività formative.
“Questo per me è un dramma, che non mi fa dormire la notte. Dobbiamo lavorare su questo, altrimenti come facciamo a parlare di crescita?”.
I giovani neet, l’edilizia scolastica, l’investimento sulla scuola per far crescere il Paese. Tutti problemi da affrontare con decisione, senza dubbio.
Sorprende che il ministro abbia giocato subito, d’anticipo, la carta estrema della minaccia di dimissioni, a poche settimane dall’affidamento dell’incarico. Certamente si è guadagnata un’apertura di credito da parte degli operatori scolastici. Bisognerà vedere quale breccia riuscirà a fare nella compagine di governo, ministro dell’Economia in testa.
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