Bonus maturità, in alcune scuole il massimo è irraggiunbile

Però il valore di uno stesso voto non è uguale tra scuola e scuola

In una scuola su cinque un maturando non potrà ottenere il massimo bonus maturità, anche se si diplomerà con il massimo dei voti. Un paradosso, se si pensa che in altri istituti, circa il 5%, basterà arrivare alla soglia minima di sbarramento, cioè 80/100, per portarsi a casa i 10 punti bonus utili a superare i test di ingresso di Medicina, Odontoiatria, Veterinaria, Architettura e Professioni Sanitarie. Lo ha scoperto Skuola.net analizzando i dati relativi alle 6572 scuole per cui è disponibile la tabella di conversione tra il voto di Maturità e il bonus per i test di ingresso ai corsi ad accesso programmato, presente sul sito ministeriale Universitaly.

Il decreto Profumo è chiaro da questo punto di vista: 10 punti di bonus solo se il voto di Maturità è superiore all’80 e se corrisponde o supera il 95mo percentile. Tuttavia qualora a intervalli percentili diversi corrisponda lo stesso voto di maturità, al candidato viene attribuito il punteggio medio dei rispettivi intervalli percentili. Il che vuol dire che se il voto corrispondente al 90mo e al 95mo percentile coincidono, il candidato può aspirare al massimo a 9 punti (o anche meno se lo stesso voto coincide anche con l’85 e l’80mo percentile), come si evince dalla spiegazione visibile sempre sul sito Universitaly. Le scuole in cui si verifica questa uguaglianza di voti verso l’alto sono il 18,3%, cioè circa una su cinque.

Cosa accade poi nel resto delle scuole (5373 istituti scolastici per la precisione)? . Nel 5% degli istituti il voto corrispondente al 95° percentile è minore o uguale a 80, il che vuol dire che qui basta raggiungere la quota sbarramento di 80/100 per conseguire 10 punti bonus. Mentre ci sono scuole in cui gli studenti lo scorso anno sono stati particolarmente bravi, per cui solo chi conseguirà il 100 con lode sarà in grado di portarsi a casa i 10 punti bonus: sono circa l’1,5% del totale. Ma non se la passano meglio neanche i maturandi degli istituti, circa il 19%, in cui il 95° percentile è associato ai 100/100: anche loro dovranno arrivare al massimo alla Maturità per aspirare ai 10 punti bonus nei test di ammissione. Tuttavia nella maggior parte delle scuole (il 37,5%) sarà possibile prendere il massimo bonus maturità con un voto finale compreso tra 90 e 95.

Da Skuola.net, che ha elaborato la simulazione, commentano che “non sembra corretto che uno studente che consegue il massimo dei voti alla Maturità e il massimo punteggio ai test, possa al massimo aspirare a 99 piuttosto che a 100 (ai test di ingresso alle facoltà a numero chiuso, NdR) per via dei risultati conseguiti dai suoi colleghi l’anno precedente”.

D’altra parte, questo meccanismo premiale (e di penalizzazione) nasce da un’esigenza tutto sommato condivisibile, cioè quella di dare un maggior valore in termini di punteggio ai diplomati con ottimi voti in una scuola caratterizzata da insegnanti severi (in termini di assegnazione dei voti), piuttosto che a quelli che hanno avuto docenti docimologicamente più prodighi.

In ogni caso, le intenzioni del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca, Maria Chiara Carrozza, sembrano essere andare verso una riformulazione del decreto voluto dal suo predecessore, e quindi non resta che attendere, per capire quali saranno i diplomati più “valorizzati” per l’accesso alle facoltà a numero chiuso.