Bonanni sulla consultazione: anche il metodo è sostanza
Fare della proposta del governo sulla scuola un “punto di partenza per interventi che diano solidità al sistema, sfruttando le ‘aperture’ su storici obiettivi del sindacato (organico funzionale, contrasto alla precarietà) e correggendo alcuni evidenti errori che le linee guida contengono“. Questo in sintesi il messaggio lanciato dalla Cisl nella conferenza stampa del segretario generale della CISL Raffaele Bonanni, e di Francesco Scrima, leader della Cisl Scuola, sulla quale abbiamo già offerto ai lettori una prima informazione.
Raffaele Bonanni ha messo in evidenza la contraddizione in cui il governo rischia di cadere se all’ambizione delle proposte e alla suggestione degli annunci di voler valorizzare il lavoro nella scuola fa seguire il rinnovato blocco del contratto. Per la Cisl la contrattazione è fattore importante di riqualificazione del servizio, e non sono poche invece le invasioni di campo in materia contrattuale che il documento del governo contiene.
Sulle carriere la CISL denuncia una impostazione ‘ideologica’ che contrappone in modo forzoso anzianità e merito “dividendo assurdamente la categoria fra due terzi di competenti e un terzo di presunti ‘incompetenti’”. Scrima chiede che si faccia “come in tutta Europa dove anzianità e merito vengono entrambe considerate”.
Quanto alle assunzioni la CISL “prende atto con favore della disponibilità a irrobustire gli organici e stabilizzare il lavoro”, ma critica l’operazione di svuotamento delle graduatorie a esaurimento che va realizzata “in tempi e modi che non generino fattori di stress al sistema (diventando il criterio su cui si costruisce l’offerta formativa) e agli stessi lavoratori precari, per molti dei quali si chiederebbe di scegliere ‘tra minestra e finestra’”.
Sulla consultazione sia Bonanni che Scrima hanno insistito sulla necessità di un dibattito che coinvolga veramente la società, “cosa che certamente non avviene se ci si limita alla modalità del sondaggio, per quanta cura si possa mettere nella sua realizzazione”. C’è il rischio che l’attenzione vada più al contenitore che al contenuto, ha detto il sindacalista.
“Il governo non può più continuare a rimanere fermo alle sue ‘annunciazioni’”, ha detto a sua volta Bonanni ampliando il discorso al di là della tematica scolastica. Sulle misure che il governo intende assumere è importante anche il metodo con cui ci si confronta per realizzarle. “Sui grandi processi di innovazione, il metodo diventa sostanza”, ha concluso il leader della CISL.
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