Berlino ‘Internazionale della scuola’

Definendoli “eroi quotidiani“, il presidente della Germania ha dato il benvenuto ai rappresentanti dei docenti convenuti da tutto il mondo a Berlino, dal 22 al 26 luglio scorsi, per il V congresso mondiale della “Education International“, l’associazione che raccoglie i sindacati dei docenti. Il tema del V congresso è stato molto impegnativo: “Educatori uniti per la qualità dell’educazione e la giustizia sociale“. Il congresso ha visto i delegati confrontarsi con le sfide che la globalizzazione lancia al mondo della scuola sul piano mondiale.
Il progressivo abbattimento delle barriere commerciali, la delocalizzazione delle imprese, da un lato aprono nuove possibilità di sviluppo economico per molti paesi ma, dall’altro, determinano profondi cambiamenti nei modi di vita, nei sistemi di valori e nelle culture locali e nello stesso ecosistema.
Questi cambiamenti sollecitano urgenti risposte educative per le quali le risorse finanziarie sono sempre meno sufficienti. Le spinte neo liberali verso la privatizzazione dei servizi pubblici sono state oggetto di approfondita riflessione, soprattutto in relazione al dibattito apertosi a livello della Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) sulla inclusione dei servizi educativi nell’Accordo Generale sul Commercio nei Servizi (GATS). Il pericolo della costituzione di vere e proprie “multinazionali della conoscenza” è molto più concreto di quanto si possa immaginare ed è enormemente facilitato dallo sviluppo tecnologico, in particolare le TIC. Il governo degli Stati Uniti ha richiesto all’OMC di includere la valutazione degli studenti nella lista dei servizi. Una proposta fortemente avversata da “Education International” che vede nel “peer assessment“, portato avanti da esperti con un retroterra professionale di insegnamento, magari supportato dalla collaborazione di altri soggetti, una modalità più appropriata di valutazione.
Il congresso è stata anche l’occasione per lanciare ufficialmente la “Giornata dell’insegnante 2007” con lo slogan “migliori condizioni di lavoro per i docenti significano migliori condizioni di apprendimento per gli studenti“.