Berlinguer (PD): sì alla protesta, no alla violenza

C’è una legittima angoscia che pervade certe proteste, soprattutto nel mondo giovanile. E’ l’altra faccia dei dati drammatici sull’assenza di lavoro, sulla disoccupazione, sulla mancanza di sbocchi e di futuro”.

Si è così espresso Luigi Berlinguer, ex ministro dell’istruzione, commentando le proteste del mondo universitario. 

Nessuno può ignorare – ha proseguito l’europarlamentare del PD – questo aspetto cui, purtroppo, nelle ultime settimane, si è aggiunto uno sciagurato messaggio sulla presunta inutilità della cultura. Guai a quel ministro improvvido che vuol far diventare simbolo un altrettanto improvvido contadino che si mangia le sementi. Occorre rovesciare la prospettiva e investire una montagna di soldi, fin da ora, sul futuro e sulla qualità dell’innovazione che ne è presupposto. La cultura, gli studi, la ricerca producono la ricchezza e la qualità di una società. A questi ragazzi va data una risposta soprattutto in termini di valorizzazione del nostro patrimonio intellettuale”.

In merito agli scontri al Senato di ieri, Berlinguer ha aggiunto che “purtroppo, e non da oggi, in queste grandi manifestazioni pacifiche, civili e democratiche s’insinuano manipoli di facinorosi violenti che cercano di strumentalizzare la protesta. In questo senso esprimo la mia ferma condanna per il tentativo di irruzione nell’atrio del Senato e per episodi di violenza avvenuti in altre città. Contro tali squadristi occorre il massimo della severità. Ma non ci si fermi a questo, rischiando di trasformare pochi facinorosi in alibi per mancate risposte”.