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Bastico (PD): il codice fiscale per esami discrimina gli studenti stranieri irregolari

Quella di effettuare una costante rilevazione sull’andamento degli esami di maturità tramite il codice fiscale di ogni studente è una scelta interessante, ma alimenta il sospetto che serva per discriminare gli studenti stranieri appartenenti a famiglie non regolari.

Lo afferma in una dichiarazione di oggi la sen. Mariangela Bastico, responsabile scuola del PD:  “preoccupazione rafforzata dalle norme volte ad escludere dalla scuola gli studenti figli di immigrati irregolari, contenute nel  disegno di legge ‘sicurezza’ in via di approvazione, e dall’applicazione anticipata delle stesse – impropria e illegittima – che alcuni dirigenti scolastici hanno recentemente compiuto  a Genova e Padova“.

La nota del Ministero che avvia questo procedimento, osserva la Bastico, stabilisce che “i codici fiscali degli alunni, comunicati dalle scuole, saranno validati da parte delle agenzie delle entrate e, in caso di mancata corrispondenza, si dovrà procedere alle necessarie rettifiche. Ma che cosa accadrà in caso di mancata validazione o di mancato possesso del codice? Si stanno introducendo, attraverso norme amministrative, impropri controlli sulla regolarità degli studenti? È un modo indiretto di verificare il possesso del permesso di soggiorno?

Queste domande compaiono in una interrogazione urgente che la responsabile scuola del PD ha presentato oggi, indirizzata al ministro Gelmini.

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