Barca e Profumo: ottimizzati i fondi europei

Una piantina che ha messo radici ma in terra e non in un vaso“. Così il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca definisce il metodo messo a punto insieme al ministro dell’Istruzione Francesco Profumo per utilizzare al meglio i fondi europei, puntando su ricerca e innovazione.

Con il governo Monti – ha affermato Barca alla presentazione del documento ‘Horizon2020 Italia’ – è stata applicata una modalità sperimentale che “sta dentro l’impianto comunitario“, prevede la condivisione delle Regioni ma soprattutto la valutazione e la verificabilità dei risultati: un metodo “costruito dal primo giorno“, usato nei programmi in attuazione e che “ha tutte le carte per restare“.

In passato – ha sottolineato Barca – non si era stati in grado di “costruire una strategia unitaria e coerente” fortemente condivisa dalle Regioni, che non considerasse i fondi “a compartimenti stagni” e prevedesse “un’integrazione profonda” tra risorse nazionale, comunitarie e fondi coesione. Rispondendo alle domande dei giornalisti, Barca ha riferito che la bozza di accordo di partenariato per i fondi di coesione che il governo dovrà inviare a Bruxelles, terminata la prima fase, è ora “in corso di scrittura“. “Per scardinare il metodo – ha precisato – bisognerebbe dire che è tutto sbagliato e operare con grande impegno“.

Con questo documento – ha dichiarato a sua volta il ministro Francesco Profumo, illustrando i risultati conseguiti nel corso di un convegno, alla presenza del capo di Gabinetto del Commissario alla Ricerca, Innovazione e Scienza dell’Ue, John Bell – “l’Italia è il primo Paese a dotarsi di una programmazione settennale su ricerca e innovazione”.