
Banchi con le rotelle non rispettano norme antincendio. Ex struttura guidata dal commissario Arcuri: ‘Scritte inesattezze’

Non c’è pace per i tanto discussi banchi a rotelle. Quella che, al tempo, avrebbe dovuto essere la soluzione innovativa che avrebbe anche garantito il distanziamento, è sempre stata oggetto di polemiche. Costati circa 119 milioni di euro, oltre la metà non è stata utilizzata: troppo grandi per garantire il distanziamento, troppo piccoli per ospitare il materiale didattico necessario. Ora, secondo quanto riporta IlTempo.it, sembrerebbe anche che quelle sedute innovative non rispettino nemmeno le norme antincendio, tanto che il nuovo commissario, il generale Francesco Paolo Figliuolo, dopo un vertice con il ministero dell’Istruzione, si è detto costretto a ritirarli dalle scuole. Un ritiro che costerebbe circa 173mila euro. “Sull’acquisto di banchi scolastici, con sedute tradizionali o cosiddette innovative, sono state scritte negli ultimi mesi, diverse inesattezze”, ha però sottolineato in una nota l’ex Struttura Commissariale all’emergenza coronavirus, guidata da Domenico Arcuri.
Ma andiamo con ordine. I banchi con le rotelle fanno parte del bando indetto da Arcuri nell’estate scorsa. Le aziende vincitrici furono tredici, ma qualcosa andò storto. I dirigenti scolastici appena li videro, andarono su tutte le furie: “Sono lunghi 74 centimetri, quando noi abbiamo previsto una misura massima di 60 centimetri. Così non possiamo garantire la distanza tra gli alunni”. Così molti presidi decisero subito di non utilizzarli.
Un problema che sembrava destinato a chiudersi in quel momento storico, se non fosse che IlTempo.it, nella determina di Figliuolo, legge e riporta che “a seguito di specifiche analisi merceologiche è emerso che gli arredi scolastici forniti dalla ditta Nautilus – una delle vincitrici – hanno evidenziato la non conformità degli stessi alle normative in materia di sicurezza antincendio, impedendone l’uso ed imponendone il ritiro dagli istituti scolastici ove erano stati distribuiti al fine di eliminare i possibili rischi in caso di incendio”. Per questo se ne è deciso il ritiro. In particolare, Figliuolo ha imposto la “somma urgenza”, perché “eventuali ritardi nel ritiro dei materiali avrebbero un impatto negativo importante sulla sicurezza negli istituti scolastici ove tali arredi sono stoccati”.
In queste ore arrivata la precisazione dell’ex Struttura Commissariale all’emergenza coronavirus, guidata da Domenico Arcuri. “A tutela del lavoro svolto sia dalla precedente che dall’attuale struttura commissariale e dai molteplici apparati dello Stato durante quasi due anni – si legge nella nota -, appare dunque doveroso, fornire alcune precisazioni. I nuovi banchi richiesti dal ministero dell’Istruzione alla Struttura Commissariale per il contrasto al Covid – sono stati acquistati secondo regolari procedure di gara, verifiche, collaudi e consegnati a seguito di formale accettazione da parte dei dirigenti scolastici italiani. Le richieste formali pervenute dai dirigenti scolastici degli istituti interessati ammontavano a 2.008.689 banchi di tipo tradizionali e 435.118 sedute innovative”.
Nello specifico, “Il contratto dell’ex struttura del Commissario straordinario per l’emergenza Covid con l’azienda portoghese Nautilus per la fornitura di banchi tradizionali (e non “a rotelle”) prevedeva la consegna di 110.100 banchi (5% del totale di banchi acquistati) – si legge ancora nella nota -. L’offerta, come tutte le altre pervenute, è stata esaminata da una commissione composta per i 4/5 da membri esterni alla struttura commissariale (due dirigenti del ministero dell’Istruzione e due indicati dal Comitato tecnico scientifico di cui un dirigente dell’Inail) che l’ha ritenuta in possesso dei requisiti previsti e il contratto è stato successivamente sottoscritto nell’agosto del 2020. Il 19 ottobre 2020 la ex struttura commissariale ha proceduto alla risoluzione del contratto con Nautilus per inadempienze e ritardi. A quella data, l’azienda aveva consegnato 37.000 banchi su 110.000 (1,5% del totale dei banchi richiesti), di cui 31.000 regolarmente accettati dai dirigenti scolastici. Le contestazioni riguardavano solo 6.000 banchi, tutti sostituiti con prodotti poi regolarmente accettati. Alla data di cessazione dell’incarico della vecchia struttura commissariale erano, inoltre, già pervenuti i verbali di collaudo, firmati dai dirigenti scolastici, di 12.000 dei 31.000 banchi consegnati». Infine, la precisazione: «Come da requisiti definiti dal ministero dell’Istruzione, i banchi potevano avere due dimensioni quanto alla larghezza: 60 cm o 70 cm. E sulla base delle indicazioni della Commissione, la struttura commissariale ha proceduto a concludere il contratto con l’azienda Nautilus, i cui prodotti erano stati giudicati idonei quanto a caratteristiche di qualità e dimensioni. La larghezza di tali banchi, infatti, che eccedeva di soli 5 cm quella richiesta dai dirigenti scolastici, era stata giudicata idonea dalla Commissione aggiudicatrice”.
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