La storia controversa dei banchi a rotelle: una metà resta inutilizzata

Ricordate i banchi a rotelle, le sedute didattiche innovative, che il commissario straordinario Arcuri aveva incluso nel maxi acquisto di 2,4 milioni di banchi monoposto da consegnare all’apertura delle scuole e arrivati invece in molte scuole con mesi di ritardo? Ricordate che quei banchi a rotelle, pur non essendo stati espressamente inclusi tra le indicazioni del CTS, erano stati proposti dalla ministra Azzolina?

Secondo il reportage di “Repubblica” (e “Il Giornale” ne ha ripreso i dettagli più significativi), un banco su due è rimasto inutilizzato, tanto che tuttora in un deposito di Pomezia prendono la polvere 26 mila banchi, con diecimila “sedute didattiche innovative” mai consegnate in un altro magazzino di Pomezia. Altre novemila ancora in cellophane si trovano sparse in alcuni depositi del Veneto.

Dal ministero dell’Istruzione arrivano le voci del flop annunciato.

Banchi e sedute con le ruote sarebbero uno spreco da 95 milioni di euro, tra pezzi mai usati e prodotti difettosi che creano danni alla salute degli studenti. “Il 50 per cento delle sedute con rotelle comprate come misura anti-Covid non è stato utilizzato”.

La voce – riferiscono i quotidiani – circolava negli ambienti del Ministero dell’Istruzione da giorni, soprattutto dall’insediamento del nuovo ministro Patrizio Bianchi:Sì, è così – avrebbe confermato una fonte ministeriale a “Repubblica” – tra quelle che i dirigenti scolastici hanno chiesto e poi abbandonato, quelle tuttora imballate perché gli istituti di destinazione erano in zona rossa dunque vuoti, quelle messe fuori dalle classi, la stima appare corretta”.

L’ex ministra Azzolina aveva commissionato a Domenico Arcuri, l’ex commissario straordinario all’emergenza, l’acquisto dei 2,4 milioni di banchi, 434.344 dei quali con le rotelle. Roba da mandare in tilt un intero comparto industriale, che per produrre tutti quei pezzi avrebbe dovuto fabbricare in tre mesi quello che sarebbe stato prodotto in dodici anni.

Impossibile non rivolgersi anche all’estero. Prezzo? 219 euro a banco, per un totale di 95 milioni di euro, oltre ai 400 milioni sborsati per i banchi tradizionali.

E come se tutto questo non bastasse ora salta fuori che quei banchi fanno anche male alla salute perché procurerebbero dolori alla schiena agli studenti più alti.

Invece dell’acquisto dei banchi molti avevano proposto di investire su docenti covid e sdoppiare le classi. In questo caso non si può dire: con il senno di poi, perché molti allora avevano criticato, inascoltati, la scelta dei banchi monoposto con un conseguente “esubero” dei banchi biposto, rimasti inutilizzati e accatastati per mesi nei cortili di molti istituti.