Bambino soffocato a scuola. Il problema del pronto intervento

La procura di Napoli ha aperto un’inchiesta sul bambino di 4 anni morto soffocato nella scuola dell’infanzia dell’Istituto Sabatino Minucci. Il magistrato ha già ascoltato le insegnanti e il personale addetto alla refezione, per ricostruire quanto accaduto nella mensa della scuola nel quartiere Vomero.

A quanto risulta, il bimbo aveva già mangiato la prima portata e stava ingerendo una mozzarella quando è rimasto soffocato da un boccone. L’allarme è stato lanciato dal personale che era nella sala della refezione e il piccolo è stato accompagnato presso l’ospedale Cardarelli dove i medici non sono riusciti a salvare il bambino

È stato disposto l’esame autoptico del bambino per accertare cosa sia realmente accaduto e cosa abbia provocato il decesso.

«La morte di un bambino è una tragedia infinita per la famiglia, per la comunità scolastica e per la città tutta» ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commentando la morte del piccolo Patrizio.

L’interrogativo che molti ora si pongono è: “Il piccolo poteva essere salvato con un pronto intervento delle sue maestre?”. È una domanda a cui non possiamo dare risposta, ma che apre interrogativi sulla preparazione del personale scolastico, soprattutto delle scuole dell’infanzia e primaria, al pronto soccorso verso i minori affidati nei casi di emergenza e negli imprevisti che possono verificarsi in ambito scolastico.