Assenteista uno studente su cinque

In Italia uno studente su cinque marina regolarmente la scuola: molto rispetto al 4 per cento del Giappone ma poco in confronto a paesi come Israele (45%) e Spagna (34%). E’ quanto emerge da un rapporto dell’Ocse sul “sentimento di appartenza e partecipazione” degli adolescenti nei confronti della scuola. Lo studio è stato fatto prendendo in esame i ventisette paesi membri dell’Organizzazione di Cooperazione e Sviluppo economiche nonché altri quattordici paesi (dall’Albania al Brasile, da Israele alla Thailandia).

Israele è risultato il paese leader in quanto ad assenteismo scolastico, con il 45% degli studenti che salta regolarmente le lezioni. Tra i paesi Ocse la maglia nera spetta invece alla Spagna (34%), seguita da Danimarca (33%) e Polonia (29%). L’Italia sta a metà classifica, con il 22%.

Oltre che in Giappone marinare la scuola sembra invece uno sport piuttosto raro in Germania (13%), Gran Bretagna e Francia (ex-aequo al 15%). L’Italia sta in una posizione “sanza infamia e sanza lode” anche per quanto riguarda il sentimento di appartenenza, calcolato in base ad una raffica di sondaggi: nella Penisola gli studenti scontenti sono il 23% del totale, non male quindi in paragone al 41% di Corea del sud e Polonia, ma molto se si guarda a Gran Bretagna (17%), Svezia (18%) e Ungheria (19%).

L’Ocse ha deciso di concentrarsi su questi problemi nella convinzione che “l’assenteismo e l’insoddisfazione degli studenti rappresentano una grossa sfida per gli insegnanti e per la classe politica”. Per gli esperti dell’organizzazione e’ piuttosto allarmante che nei paesi presi in esame uno studente su quattro riveli “uno scarso livello di appartenenza” mentre uno su cinque è regolarmente assente. “Gli studenti scontenti – avverte l’Ocse – diventano un elemento di disturbo in classe, esercitano un’influenza negativa, non realizzano il loro pieno potenziale a scuola e possono soffrire di continue difficolta’ in età adulta”.

Anche se le classifiche riassuntive sono state compilate per nazioni il rapporto mette in evidenza che all’interno dei vari paesi ci sono spesso realtà estremamente disparate: in Belgio esistono ad esempio scuole dove l’assenteismo raggiunge il 30% e altre dove è appena del 4%. In generale hanno problemi molto minori di disaffezione le scuole frequentate da ragazzi che vengono da famiglie piu’ abbienti o dove regna un forte clima di disciplina. Ha molta importanza anche se esistono buoni rapporti tra studenti e professori.

Tra gli adolescenti scontenti del mondo scolastico prevale spesso la convinzione che l’educazione a cui sono esposti non è destinata a giocare un grosso ruolo sul loro futuro professionale.