Ascani: ‘Chiudere il caso della prof sospesa di Palermo’. Turi: ‘Segnale positivo’

“Penso che sia opportuno dare un segnale forte chiudendo definitivamente lo spiacevole caso dell’insegnante di Palermo, sospesa dalla docenza per un dibattito sulle leggi razziali avvenuto in una sua classe. Ho chiesto al ministro Fioramonti di procedere in questo senso e lavoreremo insieme per chiudere al più presto chiudere una pagina nera per la scuola”. Lo dichiara in una nota la viceministro all’Istruzione, Anna Ascani.  Ricordiamo che già l’anno scorso la professoressa Dell’Aira era rientrata in classe e che evidentemente la sottosegretaria parla dell’intenzione di voler cancellare la sospensione.

“Apprendiamo con soddisfazione che si vuole porre un freno al condizionamento che in questi anni si è operato a danno dei docenti – così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi in merito alle dichiarazioni  del vice ministro, Anna Ascani, E’ una circostanza che ci fa contenti – sottolinea Turi.  Contemporaneamente chiediamo che siano reintrodotte sedi di garanzia della libertà di insegnamento rivendicate nell’incontro di ieri, smantellate dalla riforma di Brunetta. Un meccanismo che permette ingerenze, come quella della vicenda di Palermo, a cui neanche i ministri possono porre termine. Va posto un termine a norme che hanno natura punitiva e condizionante della libertà di insegnamento. Reintrodurre sedi di garanzia può permettere di prevenire casi come quelli più volte ripresi dalle cronache, di vessazioni e ingiustizie. Questo restituirebbe la dignità della funzione docente e della scuola stessa che va assolutamente recuperata”.