Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Articolo 9 della Costituzione /2: perché l’arte?

Perché ci aiuta a vivere meglio  per almeno cinque ragioni illustrate in un video dallo scrittore svizzero Alain de Botton che ha fondato a Londra, nel 2008, la School of life: “un istituto che cerca di dare alla gente quello che secondo me le università dovrebbero sempre dare: un senso di orientamento e saggezza per la vita con l’aiuto della cultura”.

Lo ha rimarcato bene Tommaso Montanari, professore ordinario di “Storia dell’arte moderna” presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli studi di Napoli “Federico II”, sezione di “Storia del patrimonio culturale”: “La cecità che l’insegnamento della storia dell’arte è chiamato a sanare non è, dunque, solo quella che impedisce agli italiani di oggi di leggere ciò che circonda e plasma la loro vita quotidiana, ma è anche la cecità che ci impedisce di vedere l’urgenza e l’attualità di un progetto costituzionale basato anche sull’uso democratico di quel palinsesto di patrimonio e paesaggio. E oggi come non mai abbiamo bisogno di riacquistare la vista”. E ancora, ci ricorda che l’arte, le opere d’arte e il patrimonio paesaggistico: “appartengono a tutti i cittadini italiani, e, in maniera più lata, a tutta l’umanità. Se impareranno a parlare la lingua di Palazzo Vecchio, della Riserva dello Zingaro o del Duomo di Milano, i bambini e i ragazzi extracomunitari che frequentano le nostre scuole non abbracceranno la storia delle istituzioni occidentali o la religione cattolica, e nemmeno la storia dell’arte e del paesaggio italiani, ma i valori inclusivi, tolleranti e aperti della Costituzione. Non si vincoleranno alle «radici» della identità collettiva italiana, ma accetteranno di fluire nelle acque – felicemente impure, mescolate, contaminate – della tradizione culturale italiana”. Ovvero a condividere la cultura, che serve alla pace e alla convivenza rispettosa dei valori universali e, per questo, altamente civile.

Forgot Password