Aprea: ‘Tutelare i vincitori, no allo stallo e nuovo concorso’

"Per loro vanno previste forme di agevolazione e di precedenza. Basta meccanismi barocchi. Da questo ministro ci aspettiamo più coraggio"

Siamo al fianco dei 355 vincitori del concorso contestato per dirigenti scolastici. Vogliamo innanzitutto tutelare le loro posizioni di merito.  Nel contempo non possiamo non esprimere tutta la nostra amarezza e il nostro stupore: per meccanismi e cavilli formali, che nulla hanno a che fare con la preparazione dei candidati, rischiano di perdere una opportunità che si sono costruiti“. Ci va giù duro Valentina Aprea, assessore all’Istruzione della Regione Lombardia, dopo l’ordinanza del Consiglio di Stato, che ha respinto la richiesta di sospensiva della sentenza del Tar, in merito al concorso per dirigenti scolastici, provocando un vuoto di governo del sistema lombardo. E accusa: “Non vogliamo subire passivamente le conseguenze di un disastro amministrativo. Chiediamo al ministro di indire al più presto un nuovo concorso per dirigenti scolastici in Lombardia“.

Assessore Aprea, quella del Consiglio di Stato è una sentenza che sta facendo molto discutere. Pagano le famiglie e gli studenti, ma pagano anche quei docenti che avevano superato il concorso.

Noi chiediamo un impegno di alto livello per la difesa nelle sedi opportune di questi candidati. Chiediamo che l’Avvocatura dello Stato sia al loro fianco per vincere l’opposizione al ricorso che è stato presentato. Ma avvertiamo anche la responsabilità delle conseguenze che questo vuoto potrebbe determinare. L’anno scolastico che sta per iniziare sarà probabilmente compromesso, perché la sentenza definitiva tarderà ancora, forse fino a gennaio o febbraio. Per questo noi diciamo no a soluzioni di ripiego o pasticciate“.

Che cosa vuol dire?

Piuttosto che affrontare al buio un nuovo anno scolastico e ritrovarsi lo stesso problema a settembre 2013, chiediamo che il ministero dell’Istruzione indica un nuovo concorso per dirigenti scolastici in Lombardia. Per far sì che nuovi dirigenti, quelli già selezionati o comunque chi vincerà il nuovo concorso, siano al loro posto dal primo settembre 2013. Anche perché le sedi vacanti sono oggi più di 500 e forse per il 2013-2014 arriveranno anche a seicento“.

Come garantire i diritti dei vincitori del concorso contestato?

Per loro vanno previste forme di agevolazione e di precedenza. Non spetta a noi indicare quali. Sarà il Miur a individuarle. A noi interessa che non ci sia uno stallo, che non si perda altro tempo prezioso. La situazione è infatti assai preoccupante. La Lombardia negli anni ha già effettuato il dimensionamento della rete scolastica e, con questa sentenza, quasi ogni dirigente si troverà a fare i conti almeno con un’altra reggenza“.

Lei mette sotto accusa l’apparato amministrativo dello Stato. A che cosa si riferisce esattamente?

Questa ci sembra la dimostrazione che le vecchie regole di reclutamento non possono più valere in contesti complessi come quelli attuali. La responsabilità deve essere delle Regioni, così come previsto dal titolo V della Costituzione. La Regione Lombardia, con la legge n. 7 del 2012, ha già previsto nuove modalità per il reclutamento diretto da parte delle scuole autonome. Basta meccanismi barocchi e col pressappochismo dell’apparato amministrativo“.

Cosa si aspetta dal ministro Profumo?

Da questo ministro ci aspettiamo più coraggio anche su questo. Sappiamo che è impegnato anche sul fronte del concorso docenti, ma non si faccia trascinare dai tempi imposti dal contenzioso“.