Andis: “Salvare il concorso per dirigenti scolastici”

Sul possibile annullamento del concorso per dirigenti scolastici per effetto della pronuncia del Consiglio di Stato, diversi rappresentanti di sindacati e associazioni hanno commentato la notizia in termini preoccupati. Non vi è ancora certezza sul futuro del concorso, in quanto la sentenza di merito del Tar Lazio è attesa soltanto per marzo.

Gregorio Iannaccone, presidente dell’Andis (Associazione nazionale dei dirigenti scolastici), intervistato da “Leggo”, dopo aver ricordato che il problema degli errori era stato segnalato per tempo, ha dichiarato “Ci affidiamo alla magistratura; intanto siamo stati invitati dal ministero e chiederò come il ministro intenda andare avanti”.

Per quanto riguarda le conseguenze di un possibile azzeramento del concorso per 2.386 posti di dirigente scolastico, Iannaccone ha dichiarato che “Si tratterebbe di restare un altro anno senza il numero necessario di presidi…Si tratta di un abbassamento della qualità del servizio scolastico”.

Ricordiamo che nelle due ordinanze del Consiglio di Stato viene messo in risalto “il carattere obiettivamente erroneo di alcuni dei quiz somministrati” implicitamente quantificati in almeno cinque, visto che gli stessi magistrati di Palazzo Spada nella pronuncia hanno accolto il ricorso di chi aveva raggiunto un punteggio di almeno 75 (ne occorrevano 80 per superare la preselezione).

Se, dunque, a 75 punti la prova di selezione deve intendersi valida, si potrebbero recuperare d’ufficio tutti i candidati con punteggi da 75 a 79, ammetterli a una nuova prova scritta senza annullare gli effetti di quella già svolta a dicembre e della quale sono in atto le correzioni in ogni regione.