Andis e Disal chiedono incontro urgente con il ministro

Le due associazioni professionali dei dirigenti scolastici, ANDIS e DiSAL, protestano in una lettera congiunta inviata a Francesco Profumo per non essere state ancora ricevute dal ministro dopo la riunione svoltasi nello scorso mese di gennaio  con tutte le Associazioni professionali dei docenti e dirigenti della scuola, cui era stato previsto che ne sarebbe seguita una dedicata specificamente al problemi della dirigenza scolastica.

Pur tralasciando di occuparci dell’aspetto retributivo, di stretta competenza dei tavoli contrattuali sindacali”, scrivono le due Associazioni, “rappresentiamo l’aggravamento delle condizioni professionali della dirigenza scolastica, che sono peggiorate in questi anni, influendo negativamente anche sul buon funzionamento della scuola: incremento irragionevole di incombenze e responsabilità strettamente burocratiche spettanti a altri enti; incertezze sulla conferma degli incarichi a causa di affrettati, diseguali e spesso irragionevoli dimensionamenti operati da alcune regioni; aumento esponenziale di posti scoperti che purtroppo non verranno risolti neppure dal concorso in atto, da cui l’urgente necessità di programmarne uno immediatamente successivo; aumento ed abuso delle reggenze aggravato dai nuovi parametri normativi per le Istituzioni Scolastiche Autonome; crollo delle risorse disponibili per affrontare impegni ordinari; permanere dell’incertezza normativa sul governo delle Istituzioni Scolastiche”.

Per queste ragioni le due Associazioni “da sempre collaborative con l’Amministrazione e preoccupate dell’efficace funzionalità del servizio scolastico”, insistono col ministro perché sia data loro, con la massima urgenza, la possibilità di “motivare le preoccupazioni sopra accennate, per rappresentare le aspettative dei dirigenti scolastici e proporLe soluzioni che valgano a migliorare la qualità della condizione professionale, e quindi della scuola italiana tutta”.