Anagrafe degli studenti, uno strumento sottoutilizzato

Con uno dei decreti legislativi di attuazione della riforma Moratti (quello sul diritto-dovere) è stata prevista la costituzione dell’anagrafe degli studenti: uno strumento voluto anche per controllare l’assolvimento dell’obbligo, prevenire la dispersione scolastica e (per il ministero)gestire al meglio gli organici del personale.

Ma se l’impiego dell’anagrafe non avviene in tempo reale, dinamico, non serve molto allo scopo.

Di questo utilizzo non adeguato e tardivo dell’anagrafe si è preoccupato l’Ufficio scolastico regionale della Lombardia che ha ricordato a tutte le scuole come, nonostante l’invito di una nota ministeriale del novembre a procedere all’aggiornamento dei dati, questo stia avvenendo troppo a rilento (solo il 75%).

In particolare, negli istituti di istruzione secondaria di II grado nelle province lombarde (soprattutto a Milano, Lodi, Lecco e Mantova), la digitazione attesa è ferma a poco più della metà.

E sono in arrivo ora anche le nuove iscrizioni!

Come potrà l’anagrafe aiutare il sistema a controllare in tempo reale le doppie iscrizioni e l’assolvimento dell’obbligo?

La situazione delle altre regioni italiane probabilmente non è molto diversa da quella lombarda.