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Un istituto scolastico su quattro (il 26,2%) risulta privo di alunni stranieri, uno su due (il 47%) al massimo raggiunge il 10% degli iscritti e solo il 2,8% delle scuole presenta un numero di studenti  non italiani superiore al tetto massimo del 30% di iscritti imposto lo scorso mese di gennaio dal ministro Gelmini.

Lo dice l’ultimo ‘Focus in breve sulla scuola, la presenza degli alunni stranieri nelle scuole statali’ del Miur, che aggiunge anche che rumene, albanesi e marocchine, ancora una volta, come si rileva già da alcuni anni, sono le nazionalità più presenti nelle scuole italiane.

Il Miur spiega che “è consolidata la maggior presenza degli studenti con cittadinanza rumena che ha raggiunto il 16,8% del totale degli alunni stranieri con una numerosità pari a 105.682“.

Romania, Albania (91.829 alunni) e Marocco (83.608) contribuiscono per circa il 45% al totale del contingente degli alunni stranieri.

Seguono, di gran lunga distanziati, gli alunni stranieri di nazionalità cinese (30.776), ecuadoregna (18.923), filippina (17.286), indiana (16.975), tunisina (16.815) e serba (16.151).

I meno presenti, appena 19 iscritti, sono originari delle Maldive e di Singapore. Decisamente scarso anche il numero di studenti provenienti dalla Mongolia (21), dal Gabon (22) e dal Ciad (28).

Una curiosità: Regno Unito, Stati Uniti e Francia – rispettivamente con 1.847, 1.833 e 1.801 presenze ufficiali dietro ai nostri banchi – fanno registrare un numero pressoché uguale di iscritti e che corrisponde ad appena lo 0,29% del totale di alunni stranieri.