Alternanza Scuola Lavoro: tutto quello che c’è da sapere prima di ritornare a scuola

L’anno scolastico è ricominciato e le questione a cui far fronte sono diverse. Una su tutte quella relativa all’Alternanza Scuola Lavoro (ora PCTO). A fare un punto sulla situazione attuale e la FLC CGIL all’interno del suo documento “Novità e questioni emergenti: cosa sapere prima della ripartenza”. Tuttoscuola le riassume di seguito.

Innanzitutto è bene ricordare che il quadro di riferimento in cui si inseriscono le nuove Linee guida sui PCTO appare completamente mutato rispetto a quello della Guida operativa sull’alternanza scuola- lavoro del 2016 che, in applicazione alla legge 107/15, aveva introdotto le attività obbligatorie quantificate nel secondo biennio e ultimo anno delle secondarie di 2° grado.

L’esperienza realizzata, condotta con notevole difficoltà dalle scuole e quanto mai osteggiata dagli studenti, è stata oggetto di una importante revisione nella Legge di Bilancio 2019 (L. 145/18) tale da produrre un taglio del monte-ore obbligatorio e dei finanziamenti, e disporre una fase transitoria sul rinnovato esame di Stato.

 La L. 145/18 stabilisce che:

784. I percorsi in alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, sono ridenominati “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” e, a decorrere dall’anno scolastico 2018/2019, con effetti dall’esercizio finanziario 2019, sono attuati per una durata complessiva:

a) non inferiore a 210 ore nel triennio terminale del percorso di studi degli istituti professionali;
b) non inferiore a 150 ore nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi degli istituti tecnici;

c) non inferiore a 90 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei.
785. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, fermi restando i contingenti orari di cui al comma 784, sono definite linee guida in merito ai percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.

Sul decreto di adozione delle Linee-guida, già oggetto di informazione alle organizzazioni sindacali, si è espresso con parere negativo il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI).

La nuova visione dei PCTO

Tutto ruota attorno all’imprenditorialità e all’economia come punto d’approdo, dove l’azienda diventa protagonista ben oltre il patto di accoglienza. Questo indica una precisa scelta di campo che modifica le finalità formative del sistema di istruzione, mettendo distanza (invece di creare sinergia) tra la scuola e le realtà produttive.

Nell’alternanza scuola-lavoro era centrale il concetto di apprendimento (quindi interno al percorso formativo); nei PCTO è centrale il concetto di “competenza”, termine che proietta la mission in una dimensione operativa del fare e dell’essere, dove la finalità dell’orientamento non è quella del successo formativo della persona, cui la scuola deve misurarsi, ma quella dell’orientamento come fattore di affermazione individuale in un’ottica produttiva, calata nella moderna competitività dei sistemi economici.

Richiamando i quadri europei, vengono elencate le competenze trasversali, in riferimento alle quali la seconda parte del documento (appendice) traccia varie indicazioni sui possibili percorsi da sviluppare e su esempi di attività: nelle aziende o in collaborazioni avviate con il terzo settore, in simulazione d’impresa, con esperti del mondo del lavoro o sul campo.

È un elenco di esperienze che sembrano trovare terreno di sviluppo al di fuori della dimensione formativa tradizionalmente intesa e che le singole discipline assumeranno nella propria progettazione; in realtà lo sviluppo di tali competenze accompagna, ed ha sempre accompagnato, ogni giorno l’intera vita scolastica dello studente (capacità di assumere iniziativa, di esprimere e comprendere punti di vista diversi, di lavorare in maniera collaborativa, di accettare responsabilità, di motivare gli altri e valorizzare le loro idee, creatività ed immaginazione, etc.) in quel processo di scoperta/consapevolezza di se stessi e del proprio ruolo sociale già pienamente collocato nel percorso di istruzione.

 

Indicazioni alle scuole

Occorre, innanzitutto, favorire un percorso formativo nelle istituzioni scolastiche sulla specificità dei PCTO per esercitare, attraverso l’appropriazione di finalità didattiche, una attinente progettazione dei percorsi.
Per questa ragione diventa primario il ruolo del collegio dei docenti (e le sue articolazioni come i dipartimenti) che dovrà anche programmare il piano delle attività dei consigli di classe, tenuto conto del maggiore fabbisogno di coordinamento e progettazione.

Non ultimo, il richiamo alle relazioni sindacali, perché le risorse specifiche dell’ASL sono oggetto di negoziazione, come prevede il CCNL 2018, secondo i criteri stabiliti tra dirigente scolastico e RSU in sede di contrattazione integrativa di istituto.

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