Alle Tremiti un solo alunno alle medie ma senza prof

“Mio figlio piange tutti i giorni perché deve restare a casa dalla mattina alla sera mentre la scuola dovrebbe essere iniziata un mese fa”. Questo grido di rabbia è di Giusi Nocera, mamma di Arturo Santoro Junior, bambino di undici anni che, giunto in prima media non ha ancora potuto sfogliare i suoi libri perché, abitando alle Isole Tremiti, comune di 480 residenti, è l’unico alunno iscritto e si ritrova senza professori. Una proposta di soluzione è arrivata dalla regione, che ha lanciato l’idea di video lezioni su computer.

“Dopo aver fatto la prima elementare qui, a San Dominio, la più grande delle tre isole dell’arcipelago, mio marito ed io abbiamo deciso di mandare Arturo a Foggia, dai nonni, dove ha fatto la seconda, la terza, la quarta e metà anno della quinta elementare – racconta la mamma – Prima del Natale scorso abbiamo però fatto tornare Arturo qui da noi perchè era caduto in una crisi depressiva totale e cosi’ ha concluso la quinta a San Dominio”.

“Ad inizio settembre il bambino era molto entusiasta e non vedeva l’ora di cominciare la prima media; ma dopo una decina di giorni, non avendo avuto notizie, ho chiamato il sindaco un po’ allarmata” ricorda la signora Nocera. Il primo cittadino delle isole Tremiti, Giuseppe Calabrese, si toglie ogni responsabilità di dosso e, anzi, attacca il Ministero dell’Istruzione e la Regione Puglia: “Mi sono rivolto a tutti gli organi competenti a cominciare dalla Presidenza della Repubblica e dalla Presidenza del Consiglio. Sono pronto a denunciare il provveditore di Bari perchè lo studio è un diritto e, se non ho risposte concrete entro la metà del mese, andrò avanti per vie giudiziarie”.

La Regione ha proposto una soluzione, ma mamma Giusi non è pienamente soddisfatta: “Hanno spiegato che è per loro problematico mandare dei professori e si stanno attivando per mettere in piedi un sistema di video-conferenza”. “L’idea mi va anche bene – sottolinea la signora Nocera – però mi sembra importante che sia presente un tutor che possa seguire Arturo mentre è in aula, anche perche’ non ha una padronanza totale del computer”.

“Ho lasciato passare un po’ di tempo ma non avendo avuto ulteriori notizie, ieri, ho richiamato il Provveditorato – continua la madre di Arturo Santoro Junior – Per quanto riguarda il tutor, anche se ho precisato loro che, avendo una pensione, sono disposta ad offrire vitto ed alloggio per tutto l’anno, non vi sono novità mentre, peggio ancora, per quanto riguarda il computer, mi hanno detto che non era ancora stato ordinato”.

“In una situazione così ci vorranno, io penso, altri due mesi prima che mio figlio possa effettivamente iniziare le medie – dice ancora Giusi Nocera- Intanto Arturo si annoia a morte, perchè gli unici due suoi coetanei sono in quinta e quindi vanno a scuola. Lui non ha dunque nessuno con cui giocare e passa il tempo davanti alla televisione e con il Game Boy in mano. Se le cose non cambiano rapidamente -conclude la mamma- mi vedrò obbligata a chiamare Telefono Azzurro, perche’ non è possibile che i diritti di mio figlio non siano tutelati”.