Aimc: Gli insegnanti ‘risalgano in cattedra’

Riaffermiamo le ragioni della scuola, crediamo nel nostro ruolo e convinciamo i decisori politici che la scuola non è un capitolo di spesa improduttiva nel bilancio nazionale, ma una risorsa su cui investire almeno in fiducia e credibilità”. Lo afferma, in una nota, l’Associazione Italiana Maestri Cattolici in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico, sollecitando “i professionisti della scuola a ‘risalire in cattedra’, non perché la condizione contrattuale e impiegatizia li obbliga, ma perché il nostro Paese, oggi come non mai, ha bisogno di docenti e dirigenti che siano esempio di competenza, serietà e coerenza per i propri alunni e per tutta la società; che siano in grado di credere, realizzare e vivere una scuola diversa da quella che viene prospettata negli ultimi anni e che sentano pienamente la responsabilità di essere promotori di futuro e di speranza per tutti i ragazzi, futuri cittadini del Paese Italia“.

Il nuovo anno scolastico, aggiunge l’Aimc, si apre “in clima di forte preoccupazione sul futuro anche prossimo del nostro Paese, a causa di una crisi economica che brucia risorse, costringendo a sacrifici tutte le famiglie e con un’incidenza molto forte anche sul piano valoriale e culturale“.

L’Aimc rivolge, infine, un augurio particolare “ai colleghi che operano in situazioni logistiche difficili; a quelli che, dopo anni di precariato, iniziano l’anno da ‘titolari’ e a quelli che, per l’ennesima volta, non lo saranno nonostante professionalità e sacrificio; ai tanti docenti che si apprestano ad affrontare l’iter concorsuale per la dirigenza scolastica; ai tanti dirigenti che hanno il compito di gestire complessità ed essere riferimenti saldi per tutta la comunità scolastica; ai genitori a cui va riconosciuto l’insostituibile e prioritario compito educativo” e soprattutto “a tutti gli alunni e gli studenti”.