Aggressione di Firenze, Valditara: ‘Lettera della preside impropria, vedremo se prendere misure’. Le critiche dell’opposizione. Avviata raccolta firme

Sono molte le reazioni alle dichiarazioni del Ministro Valditara che a Mattino 5, rispetto alla lettera di una dirigente scolastica di un liceo di Firenze, Annalisa Savino, che esprimeva solidarietà agli studenti aggrediti a Firenze da alcuni ragazzi di Azione Studentesca, ha dichiarato: “E’ una lettera del tutto impropria mi è dispiaciuto leggerla, non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo o con il nazismo. Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia più posto nelle scuole; se l’atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure”. L’ANPI: “Parole inaccettabili”. Avviata raccolta firme per esprimere solidarietà alla preside Savino: in poche ore raccolte oltre 7mila firme, numero che presumibilmente è destinato a crescere.

L’onorevole Irene Manzi, capogruppo del Pd in commissione Cultura alla Camera, è stata tra e prime a prendere posizione: “‘Il fascismo è nato sui bordi di un marciapiede’. Sono le parole con cui si apre la lettera rivolta dalla dirigente scolastica del liceo Da Vinci ai suoi studenti dopo le inquietanti violenze compiute sabato scorso proprio a Firenze da un gruppo di estrema destra contro gli studenti del liceo Michelangelo. Un appello civile a non essere indifferenti, ad impegnarsi con fiducia nel futuro, condannando violenza e prepotenza. Avremmo voluto che anche il governo non fosse indifferente di fronte a quelle violenze. E invece, dopo giorni di silenzio, oggi il ministro dell’Istruzione prende la parola, non per condannare la violenza, ma per minacciare la dirigente del Liceo Da Vinci. Su questo vorremmo chiarezza. Cosa pensa di quelle parole il ministro? Che l’indifferenza non sia un pericolo? Che non si debba invitare i giovani ad avere fiducia nel futuro condannando la violenza – ogni tipo di violenza – e aprendoci al mondo? Avremo voluto sentire dal ministro – aggiunge la deputata dem – parole chiare di condanna delle violenze compiute, con parole chiare di solidarietà agli studenti colpiti. Avremmo voluto parole chiare contro una violenza di estrema destra che emerge pericolosamente nel Paese. Affermare, invece, che di questa lettera non sa cosa farsene, arrivare a minacciare futuri provvedimenti dice molto. Anzi dice tutto”.

Il Pd chiede allora che il ministro Valditara riferisca in Parlamento. “Venga con urgenza in Aula a spiegare perché ha censurato la preside Annalisa Savino e non abbia assunto una posizione chiara sui fatti di sabato Firenze“, ha chiesto la capogruppo del Pd a Montecitorio Debora Serracchiani. 

“Un’altra vergogna che richiede unità per difendere i valori della Repubblica”, commenta su Twitter il deputato dem Nicola Zingaretti. La presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi a sua volta attacca: “Censurare il pensiero di una dirigente scolastica? Un atteggiamento grave che lede la libertà di insegnamento”.

Sdegno anche dagli esponenti del Movimento Cinque Stelle di Camera e Senato: “È incredibile. Il ministro dell’istruzione anziché condannare con fermezza l’aggressione squadrista e fascista posta in essere da componenti di Azione Studentesca, associazione vicina a Fratelli d’Italia, e anziché esprimere solidarietà nei confronti degli studenti aggrediti, se la prende con la preside del liceo Michelangelo per la lettera inviata agli studenti e alle loro famiglie. Un testo in cui la dirigente scolastica rimarcava il ruolo della scuola come argine alla violenza, alla prepotenza, ai totalitarismi. A tutti quei disvalori incarnati dal fascismo, di cui periodicamente emergono disgustosi rigurgiti che Valditara non condanna, preferendo scagliarsi contro la preside accusandola strumentalmente di politicizzazione. Il suo atteggiamento contro la preside è esso stesso un riflesso di atteggiamenti squadristi. È l’ennesima di prova che un simile personaggio non può rivestire il ruolo di ministro dell’istruzione e che prima torna a casa meglio sarà per studenti, insegnanti e per tutti coloro che hanno a cuore la scuola pubblica nel nostro Paese”.

Avviata intanto anche una raccolta firme per esprimere solidarietà alla DS Savino da parte del movimento “Priorità alla scuola”. Nel testo si spiega che “Priorità alla Scuola e tutta la comunità educante che si riconosce nei valori della scuola della Costituzione ringraziano ancora la dottoressa Annalisa Savino, dirigente del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze” per il suo messaggio inviato agli studenti e alle famiglie e le “esprimono la loro solidarietà di fronte alle esplicite minacce di provvedimenti disciplinari, scandalosamente lanciate durante un’intervista televisiva”.

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