AGE: l’educazione è un bene comune

Anche l’AGE, Associazione Italiana Genitori, riprende la richiesta rivolta la scorsa settimana da Tuttoscuola alle forze politiche e sollecita “l’aumento graduale della spesa per l’educazione in percentuale rispetto al PIL, così da riallineare l’Italia alla media OCSE“.

In un ampio e articolato documento l’associazione sottolinea che “l’educazione è un bene comune, ed è troppo importante perché sia assecondata alla diatriba partitica, economica o sindacale“. Perciò l’AGE considererà l’impegno prioritario per l’educazione come una “discriminante nei programmi e nelle scelte politiche“, e fa chiaramente capire che ciò influirà sulle scelte elettorali dei genitori.

Nel merito delle politiche educative l’AGE torna sulla richiesta di “piena applicazione della Legge 62/2000 per la realizzazione di un sistema pubblico che integri le scuole statali, quelle paritarie, quelle degli enti locali, consentendo ai genitori libertà di educazione, nel quadro dell’autonomia delle scuole” e chiede che sia confermata la scelta di far presiedere i Consigli d’Istituto da un genitore.

L’associazione chiede infine “forme concrete” di sostegno all’associazionismo dei genitori, anche nel quadro delle politiche europee relative alla formazione continua degli adulti. Come a voler fare intendere che c’è uno stretto legame tra l’aggiornamento delle conoscenze e competenze degli adulti e il mestiere di genitore.