AFAM, Bussetti: ‘Arriva il Regolamento per la programmazione e il reclutamento del personale’

“Dopo diciannove anni di attesa e molte promesse, arriva finalmente il decreto con il Regolamento per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico delle Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM). Una rivoluzione più volte annunciata e mai realizzata”. Lo dichiara il Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, dopo il via libera in Consiglio dei Ministri dello scorso 28 novembre. 

Il Regolamento era previsto dalla legge 508 del 1999 e “consentirà finalmente alle singole istituzioni AFAM di predisporre piani triennali del fabbisogno di personale docente e tecnico-amministrativo, di procedere in autonomia al reclutamento sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, migliorando l’offerta formativa e i servizi offerti agli studenti. Credo che questa sia una giornata davvero importante”.

Il Regolamento consentirà alle istituzioni AFAM di utilizzare il 100% del turn over per le assunzioni, di avere alcuni margini di flessibilità nell’adeguamento delle dotazioni organiche e di passare gradualmente da un reclutamento incentrato sulle graduatorie nazionali a uno programmato su graduatorie locali. Un modo per intervenire e mettere finalmente ordine anche nella sovrapposizione di graduatorie che si sono succedute nel tempo e che saranno poste ad esaurimento. Il Regolamento offre anche una soluzione per i passaggi alla prima fascia dei docenti che oggi sono collocati nella seconda fascia.

“Conservatori, Accademie, Istituti musicali sono da sempre citati come fiore all’occhiello del nostro Paese e del sistema formativo italiano, eppure hanno dovuto attendere diciannove anni per l’approvazione di un Regolamento che è fondamentale per il loro buon funzionamento – chiude il Ministro -. Come Governo abbiamo subito ascoltato le istanze del settore e siamo voluti passare dalle parole ai fatti, dando un segnale concreto. Mettendo al centro la qualità del sistema, che passa senza dubbio dalla qualità del personale e dalla sua valorizzazione”.