
Addio voti al liceo Peano di Roma: più promossi e meno assenti, il successo della sperimentazione

Al Liceo Peano di Roma, zona Vigna Murata, è in corso una sperimentazione innovativa che sta ottenendo risultati promettenti e che vuole tenere alla larga i classici voti. In questa scuola, infatti, proprio i voti tradizionali sono stati sostituiti da giudizi descrittivi che hanno lo scopo di supportare gli studenti nel loro percorso di apprendimento e recupero. Questo metodo, ispirato al sistema educativo finlandese, ma che trova radici nella pedagogia nostrana, punta a fornire suggerimenti costruttivi e spunti di riflessione, promuovendo un processo di autovalutazione fondamentale per la crescita personale. A raccontare cosa accade in questo liceo romano è Repubblica.it.
Un approccio educativo innovativo
Il dirigente scolastico, Gianluca Consoli, ha dichiarato al quotidiano nazionale: “Sono stati tutti promossi. Qualcuno dovrà recuperare delle materie, in linea con le altre sezioni dello scientifico tradizionale”. La sperimentazione, che coinvolge due sezioni conosciute come “classi finlandesi”, ha dimostrato risultati positivi non solo in termini di promozioni, ma anche di partecipazione scolastica. Le assenze, infatti, sono state un terzo in meno rispetto alle classi parallele. E ai ragazzi è capitato nei giorni scorsi di leggere in pagella valutazioni del tipo: “La tua verifica scritta dimostra un uso interessante della lingua italiana per quanto riguarda l’utilizza del gergo giovanile, ma è carente sotto il punto di vista della punteggiatura. Rispetto alla prova precedente hai migliorato l’impiego dei due punti, ma c’è da migliorare quello della virgola, per il quale ti suggerisco dei libri da leggere”.
E in un periodo caratterizzato da difficoltà sociali post-Covid-19 e da fenomeni di isolamento come quello degli Hikikomori, questo è un risultato particolarmente significativo. Visto il successo del progetto che inizialmente ha diviso il corpo docente, si è pensato persino di replicarlo anche nel prossimo anno scolastico 2024/25. Le due ex prime classi continueranno quindi con la sperimentazione, e saranno affiancate da due nuovi gruppi di studenti.
Il ruolo degli insegnanti e degli esperti
Il successo del progetto è attribuibile anche alla complicità e alla collaborazione tra studenti e insegnanti. Come racconta Consoli: “Un ragazzo ha parlato di complicità con gli insegnanti, è stato meraviglioso”. La sperimentazione è supportata dal docente di Pedagogia della Sapienza, Guido Benvenuto, e dalla psicologa dell’età evolutiva, Anna Di Norcia, che aiutano a curare ogni dettaglio.
Questo approccio non è frutto di un semplice emulazione del sistema finlandese, ma trova radici nella pedagogia italiana. “Non è esterofilia, la nostra. Già il pedagogista Aldo Visalberghi parlava di questo tema“, sottolinea infatti Consoli. Inoltre, l’articolo 1 del decreto 62 del 2017 enfatizza l’importanza dell’autovalutazione come momento chiave della crescita.
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