Accordo sul tutor e sciopero generale

Ormai tutti danno per scontato che l’accordo per l’art. 43 sul tutor e sulle misure di sostegno agli anticipi nell’infanzia non sarà sottoscritto prima del 15 novembre, data dello sciopero generale della scuola.
A due settimane da quell’appuntamento che conclude la mobilitazione del personale scolastico e con la trattativa tornata in alto mare tra i se e i come sperimentare il tutor, sembra difficile prevedere un’immediata conclusione (almeno formale con sottoscrizione) dell’accordo.
Nonostante alcuni sindacati fossero pronti nelle settimane scorse anche a convocare gli organi statutari per la possibile ratifica dell’accordo, sembra per il momento aver prevalso, anche a causa di una “retromarcia” su qualche questione fondamentale da parte dell’amministrazione, la linea di opposizione della FLC/Cgil-scuola. Evidentemente nessuno vuole concederle il vantaggio di farla apparire come unica oppositrice delle politiche governative.
Ma c’è di più. Se, come sembra di capire da vari segnali, il consenso della categoria alla mobilitazione sarà generalizzato e si concluderà con una significativa adesione allo sciopero, la Cgil-scuola si accontenterà o continuerà nella sua linea d’azione, passando subito a cavalcare altre rivendicazioni contro la riforma (portfolio, ad esempio), con l’obiettivo di impedirne qualsiasi attuazione?