A scuola 1 prof su 4 è precario

Boom di lavoratori precari, come non succedeva da 45 anni. Secondo le rilevazioni dell’INPS, nel 2021 in Italia sono stati superati infatti i 3 milioni di lavoratori dei settori privati e pubblici con contratto a termine, cioè i precari. Non accadeva dal 1977. Uno dei settori a più alto tasso di precarizzazione? La scuola statale nel 2021, con oltre 212mila precari con contratto a tempo determinato, annuale o fino al 30 giugno, detiene il 7% di quei 3 milioni. I numeri di quella che si delinea come una situazione sempre più preoccupante che incide sulla stabilizzazione dell’intero sistema nell’analisi di Tuttoscuola.

In riferimento alla situazione degli organici del 2020-21, quei 212mila precari rappresentano il 25% di tutti i docenti in cattedra, vale a dire un docente ogni quattro. Ma diventano addirittura 1 su 3 al Nord Ovest (dove arrivano a quasi uno su due alla scuola secondaria di I grado).

Scorrendo i dati ufficiali riportati sul portale unico del Ministero dell’istruzione, Tuttoscuola constata (si veda tabella sotto) che nel 2015-16 il numero dei docenti precari era meno della metà di quello del 2020-21 e rappresentava il 13,8% di tutti i docenti in cattedra.

Il numero dei precari è andato aumentando anno dopo anno e, nonostante un incremento dei posti con l’organico potenziato, la loro incidenza rispetto a tutti i docenti in cattedra, è cresciuta vertiginosamente, con valori percentuali quasi raddoppiati nell’arco di sei anni. In termini assoluti e percentuali il livello di precariato conseguito rappresenta un punto di criticità che non ha nulla di fisiologico e che richiede interventi eccezionali e straordinari non più rinviabili.

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