A Roma 10.000 alunni della scuola primaria in cerca del tempo pieno

Un polemico comunicato delle segreterie regionali dei sindacati scuola confederali CGIL CISL e UIL del Lazio e di Roma lamenta il fatto che “per l’anno scolastico 2007-08, in continuità con i Ministri che si sono succeduti negli anni precedenti, viene messa a dura prova la capacità delle scuole di Roma e del Lazio di garantire il diritto allo studio“.

I sindacati protestano in particolare perché di fronte all’aumento di circa 2000 alunni rispetto all’anno precedente, a una fortissima richiesta di tempo pieno nella scuola primaria e ad una sempre maggiore presenza di alunni stranieri e di alunni diversamente abili “il Ministro della Pubblica Istruzione diminuisce i posti, con la conseguenza di aggravare la già critica situazione delle scuole, determinando le condizioni di non poter garantire la qualità dell’offerta formativa“.

La situazione è particolarmente critica sul fronte della scuola primaria perchè rischiano di non poter essere accolte le richieste di tempo pieno di 470 classi, di cui oltre 200 prime classi, e ciò malgrado a Roma la formazione delle prime classi sia stata effettata con un numero di alunni superiore a quanto previsto dalle stesse norme ministeriali.

Secondo le OO.SS. la Direzione Scolastica del Lazio dovrebbe fare pressioni sul Ministero per ottenere posti in deroga. E comunque, in attesa che questo avvenga, conclude il loro comunicato, “proclamano lo stato di agitazione”.