A rischio il concorso DS del Lazio?

Sembrerebbe di sì, a leggere due ordinanze (4259 e 4260) del Consiglio di Stato del 25 ottobre scorso.

Questi i fatti.

Alcuni candidati esclusi dalle prove orali del concorso a dirigente scolastico nel Lazio avevano presentato ricorso contro tale esclusione adducendo a motivo l’incompatibilità – presunta – di due componenti della commissione giudicatrice, che sarebbero inserite nei quadri direttivi di due sindacati del comparto scuola.

In prima battuta, il Tar del Lazio aveva rigettato la richiesta di sospensiva presentata dai ricorrenti, che hanno deciso di appellarsi al Consiglio di Stato.

E l’appello, in via cautelare, è stato accolto, con la seguente motivazione: “… l’appello sembra presentare apprezzabili profili di fumus boni iuris, con riferimento al motivo di ricorso articolato in primo grado concernente l’incompatibilità di alcuni dei membri della Commissione giudicatrice, con particolare riguardo alla violazione dell’articolo 35, comma 3 del decreto legislativo 165 del 2001.”

Quindi, viene riformata la decisione del TAR Lazio, che è stato anche invitato dal Consiglio di Stato a fissare con urgenza l’udienza di merito sul ricorso.

Se il TAR dovesse decidere a favore dei ricorrenti, cosa ne sarà dei dirigenti scolastici già in servizio dal primo settembre scorso nelle scuole della regione?