A proposito di Presidi. Una precisazione di Tuttoscuola

Ci è giunta voce che alcuni nostri lettori siano rimasti sorpresi per il contenuto di un testo pubblicato del numero di aprile di Tuttoscuola, intitolato “A proposito di presidi”, in cui compaiono alcuni giudizi sommariamente critici nei confronti della categoria dei dirigenti scolastici.

Per liberare il campo da ogni equivoco vorremmo precisare – anche se riteniamo che per chi conosce la rivista e la sua storia non ce ne sia bisogno – che il testo in questione non è un articolo, ma la lettera di un lettore, ospitata nell’apposita rubrica della posta dei lettori “Carta & Penna”, da sempre collocata a pag. 4 della rivista, i cui contenuti sono esclusivamente attribuibili a chi li scrive.

La nostra testata, come tutte quelle che sono aperte al dibattito, offre ai lettori uno spazio dove essi possono esprimere liberamente le proprie opinioni (lo stesso accade in tutti i siti internet di informazione, compreso tuttoscuola.com), che dunque appartengono esclusivamente a chi le espone e non possono essere attribuite o confuse con le opinioni e le scelte editoriali della rivista. È anche per questo, fra l’altro, che la citata rubrica non compare neppure nel sommario del numero: di questo come di tutti i precedenti.

I nostri lettori, d’altra parte, conoscono bene la forte attenzione che Tuttoscuola da sempre riserva ai dirigenti scolastici, alcuni dei quali, oltre ad essere lettori attenti e affezionati, sono anche autorevoli collaboratori della rivista. La posizione e le iniziative di Tuttoscuola sui dirigenti, soprattutto in questi difficili mesi di dibattito sulla Buona Scuola, non possono lasciare dubbi in merito. Basti citare, tra le ultime iniziative, il dossier “DS: manager, sceriffi o dirigenti figli di un dio minore?”, apprezzatissimo nella categoria. E ci facciamo un vanto che da una nostra inchiesta sia scaturito in questi giorni l’intervento del legislatore per ritoccare i compensi fissati per i commissari del concorso docenti (in gran parte dirigenti scolastici), senza la quale sarebbero rimasti quelli previsti dai bandi del concorso, scandalosamente bassi.

Ci sembra insomma che non possano sorgere equivoci sulla posizione della rivista, che nel merito è assolutamente distante da quella, riduttiva e infondata, assunta sotto la sua responsabilità dal lettore in questione. Il nostro sforzo è, piuttosto, quello di accompagnare l’impegno dei dirigenti scolastici, come quello degli insegnanti, nella costruzione e nella condivisione di una scuola migliore.