Il Lunedì dell’angelo è giornata di scampagnate e pranzi al sacco a base anche di fave e pecorino. Attenzione però: mangiare fave o solo andare in un campo dove questo vegetale è coltivato può essere fatale per chi soffre di favismo.
In una ricerca condotta in provincia di Cosenza dal prof. Antonio Tagarelli dell’Istituto di Scienze Neurologiche del CNR (a.tagarelli@isn.cnr.it), è emerso che nella città calabrese la frequenza media di favismo (1,24% ottenuta da uno studio condotto su 17.926 studenti maschi della scuola media secondaria provenienti da 135 comuni) è la più elevata d’Italia. Le donne ne sono portatrici sane e raramente ne sono affette. Le cause risalgono addirittura alla colonizzazione greca dell’VIII-VI sec. a. C., origine confermata da alcuni studi di genetica molecolare.
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