A Mosca il summit del G8 sull’istruzione/2

L’incontro di Mosca non è stato il primo in assoluto tra i ministri dell’educazione dei paesi del G8. Un primo incontro vi era stato a Colonia nel ’99 e un altro in Giappone nel 2000.
Tra gli argomenti più approfonditi a Mosca c’è stato quello dell’ammodernamento dell’insegnamento (per il quale è stato riconosciuto “un ritardo sul ritmo di cambiamento in tutti i paesi G8“), un migliore accesso all’educazione per i paesi in via di sviluppo, il riconoscimento reciproco delle lauree, il rilascio dei visti di ingresso per i giovani interessati a studiare all’estero.
L’incontro si è concluso il 2 giugno con l’adozione di un documento finale in 18 punti nel quale viene posto un particolare accento sulla necessità di rilanciare il prestigio sociale e la qualificazione professionale degli insegnanti per il conseguimento di obiettivi di qualità per la scuola del XXI secolo. “Sono gli insegnanti, e non altri – ha detto il ministro dell’istruzione russo Andrei Fursenko – che possono assicurare adeguati standard educativi“.
L’impegno comune è a innalzare prioritariamente gli standard di apprendimento in matematica, scienze, tecnologia e lingue straniere, e a sostenere lo scambio e la condivisione di pratiche innovative centrate sui risultati della ricerca educativa in questo campo. Particolare enfasi è stata posta sull’uso delle information and communication technologies (ICT) in campo educativo.
In occasione del meeting il nuovo Segretario generale dell’Ocse Angel Gurria ha annunciato l’avvio di un’iniziativa mirata a innalzare il prestigio e l’immagine della professione docente, sia nella scuola che nell’università.
Speriamo che il vento internazionale arrivi a soffiare anche in Italia.