
Mobilità, si torna alle regole di sempre, Fedeli: ‘Attività propedeutiche all’avvio dell’anno realizzate con un mese di anticipo’

Il tema è caldo e non poteva non essere affrontato dalla ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, durante l’audizione in Commissione Cultura di Camera e Senato sulle linee programmatiche del Miur. Si torna al passato, quindi: stesse percentuali di destinazione dei posti e assegnazione solo se motivata.
Cosa significa? Che l’assegnazione provvisoria, per l’anno scolastico 2017/18, sarà riservata agli insegnanti che abbiano superato il periodo di prova e che ne abbiano particolare necessità per motivi personali o familiari. Si torna insomma alla mobilità ordinaria, con le stesse percentuali di sempre per la mobilità territoriale. “Non è vero che le percentuali sono state ridotte – sottolinea infatti la Ministra – per prassi pluriennale, i posti disponibili per la mobilità territoriale sono sempre stati il 30% e lo saranno anche nel 2017/2018“.
“L’unica percentuale ridotta – specifica Fedeli – è quella della mobilità professionale che passa dal 20 al 10%. Tale decisione è nata anche dalla considerazione che guardando alla serie storica dei dati non si era mai giunti a consumare per intero la disponibilità del 20%”.
Fedeli fa quindi riferimento ai problemi che ci sono stati all’inizio dell’anno scolastico proprio a causa della mobilità degli insegnanti. “La disponibilità di così tanti posti e l’elevatissimo numero di domande presentate (ben 107 mila) hanno comportato tempi più lunghi per tutte le operazioni necessarie per l’apertura dell’anno scolastico. Sono fermamente intenzionata a far sì che il prossimo anno scolastico si apra in modo regolare e ordinato, con tutti i docenti in cattedra sin dall’inizio delle lezioni. Tutte le attività propedeutiche all’avvio dell’anno scolastico saranno quindi realizzate con un mese di anticipo rispetto alla prassi”.
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