
Bambini sottratti allo studio ed usati per strada…
Ogni anno muoiono 22 mila bambini a causa del lavoro a cui sono sottoposti. Sottratti all’istruzione, alla salute, al gioco, costretti a lavorare con attrezzi fatti per un fisico adulto, i bambini sono vittime di forme di sfruttamento come l’esposizione a pesticidi tossici, il trasporto di carichi troppo pesanti, lunghe ore di lavoro ed esalazioni nocive.
La Fao, nella Giornata Mondiale contro il lavoro minorile di ieri, ha disegnato un quadro a tinte fosche per quello che é un fenomeno ancora in aumento nel mondo, soprattutto per le attività post-raccolto, nel trasporto e nell’industria di trasformazione agro-alimentare.
La povertà resta la causa principale del lavoro minorile. I bambini vengono reclutati perché richiedono meno garanzie, sono più facilmente sfruttabili e soprattutto sono molto più economici, fanno lo stesso lavoro degli adulti ma sono pagati molto meno. Tra i settori più a rischio quello estrattivo e minerario e quello agricolo.
L’Italia non è del tutto estranea al fenomeno peraltro. Migliaia di bambini sono costretti a mendicare lungo le nostre strade, di modo che Telefono Arcobaleno ha raccolto circa 500 denunce di sfruttamento per accattonaggio.
“Chi non vuole rendersene complice può chiamare il numero verde 800 025 777” – ha dichiarato Giovanni Arena, presidente dell’associazione
Solo gli utenti registrati possono commentare!
Effettua il Login o Registrati
oppure accedi via