Il tempo pieno divide in due l’Italia

A Napoli e a Palermo meno di due classi su cento di scuola elementare è organizzata a tempo pieno, mentre a Milano sono quasi 90 su 100. La situazione che attualmente divide l’Italia del tempo pieno nettamente in due parti viene dagli anni ’80 e ‘90, quando a decidere erano i Comuni che si accollavano l’onere delle strutture necessarie e dei servizi di mensa e di trasporto per consentire la frequenza del tempo pieno.

Oggi, come chiarisce il “Rapporto sulla qualità nella scuola” presentato a Roma a cura di Tuttoscuola, è Milano la provincia con la percentuale più alta (89,5%) di classi organizzate a tempo pieno nella scuola elementare ed è l’Emilia Romagna la prima delle regioni con il 40%. Rispetto alla media nazionale del 24% di classi organizzate a tempo pieno nella scuola elementare, nelle grandi città meridionali Palermo è soltanto all’1,6%, Napoli è all’1,5%, Catania all’1,4%.

Per i servizi di mensa, normalmente organizzati dagli Enti locali, il Sud registra notevoli assenze di servizio. Lodi, Piacenza e Prato hanno la totalità delle scuole elementari con servizio di mensa per gli alunni, mentre ad Agrigento e Lecce la percentuale di scuole con servizio di mensa è del 3,2-3,3%.