Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Nelle scarpe degli altri. Palestina: percorsi di lettura per bambini e ragazzi

Di Vinicio Ongini

“Ma perché si chiama striscia?”, ha chiesto un bambino di una scuola primaria di Roma, dopo aver sentito parlare, come tanti, come tutti noi, della striscia di Gaza. È difficile rispondere, per striscia s’intende una sottile linea di terra, sottile rispetto alla grandezza dei paesi vicini, Israele ed Egitto. È lunga 40 chilometri, si affaccia sul mar Mediterraneo ed è una parte della Palestina. Il concetto di striscia nasce nel 1948, ai tempi della prima guerra tra arabi e israeliani, la città di Gaza invece è antichissima, come le “nostre” Atene, Roma, Parigi…, ha 3500 anni di storia. O forse è meglio dire “era una città antichissima” perché è stata completamente distrutta. Da Gaza passava l’antica via delle spezie, una rotta commerciale (e culturale) che collegava l’Asia all’Europa. Ora si vedono solo macerie e disperazione, e file interminabili di palestinesi che fuggono, e non sanno neanche dove andare. Fuggono con ogni mezzo: macchine, carretti, asini, e molti, anche bambini e anziani, a piedi, con le scarpe, e senza scarpe. Un esodo biblico, lo so è una frase fatta, ma viene spontaneo usarla. Che cosa leggere per aiutare bambini e ragazzi delle nostre scuole che sentono e vedono quotidianamente immagini di morte e distruzione, non tanto a capire (è davvero difficile capire razionalmente quello che sta accadendo) ma a mettersi nei panni, o nelle scarpe, di chi subisce questa guerra?. Alcuni libri possono essere d’aiuto.

1 Una fila per ogni cosa, edizioni Hopi: un libro illustrato per bambini, racconta la storia di un padre e di un figlio (nascosto in una valigia) che scappano di corsa dalla loro casa a causa della guerra; è la voce del bambino che racconta la loro esperienza del viaggio, l’arrivo in campi di accoglienza, dentro le tende, le file interminabili per fare qualunque cosa, il sogno di tornare a casa…;

2 In cammino. Poesie migranti, edizioni Mondadori: un viaggio tra le paure e i sentimenti di chi ancora oggi è costretto a fuggire in una terra straniera, spesso diffidente e ostile. La nostalgia e i ricordi di volti, profumi, sapori di un’infanzia mai dimenticata;

3 Una colomba nel cielo di Gaza, edizioni Battello a vapore: la piccola Malak va a scuola, gioca con le sue amiche, va a trovare la nonna, le piace molto disegnare… finché un giorno la sua vita cambia all’improvviso, la sua città, il suo mondo, vengono bombardati. L’autrice è un’artista e scrittrice palestinese

4 Questa zebra non è un asino, edizioni Salani (la storia di un’amicizia più forte della guerra): una storia vera di un’amicizia tra un bambino palestinese di otto anni, una zebra e il vecchio guardiano di uno zoo.

5 Sulla mia terra. Storie di israeliani e palestinesi, edizioni De Agostini L’autrice, Francesca Mannocchi, giornalista, inviata di guerra, raccoglie storie e testimonianza sul campo, dopo la data tremenda del 7 ottobre: dolore e sofferenze ma anche sogni e tentativi di fiducia verso il prossimo.

6 I bambini di Gaza. Sulle ali della libertà, edizioni Mondadori, Mahmud, palestinese, e Samir, israeliano vivono a Gaza City, sono amici ed hanno una grande passione in comune per il surf. Si trovano sulla spiaggia, segretamente, c’è la guerra, le loro famiglie non vogliono neanche che si parlino. L’incontro con Bill, il maestro di surf, cambierà ogni cosa… Da questo libro è stato tratto l’omonimo film.

7 Pensa agli altri, edizioni Lorusso: una poesia bilingue, italiano e arabo, di uno dei più importanti poeti palestinesi, Mahmud Darwish.

Comincia così:

Mentre prepari la colazione
pensa agli altri
non dimenticare le briciole per il piccione
Mentre litighi e fai la guerra
pensa agli altri
non dimenticare chi chiede la pace sulla terra
Mentre consumi l’acqua senza regole
pensa agli altri
a chi per bere munge le nuvole…

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