La giornata contro la violenza sulle donne è solo una delle tante occasione buone per prendere l’argomento in classe. Questo senza contare che un’educazione “all’eguaglianza fra generi e ad una relazione di coppia rispettosa dei diritti dell’altro” risulta doverosa e urgente a partire dal contesto famigliare per poi svilupparsi gradualmente nel percorso scolastico.
L’attività laboratoriale proposta ha l’intento di avviare i ragazzi alla presa di coscienza delle idee e dei pensieri che portano ad assumere una mentalità prevaricante nella relazione affettiva che potrebbe poi sfociare in violenza sulle donne.
La classe viene organizzata in gruppi che esaminano articoli di cronaca quotidiana riportanti atti criminosi verso le donne e individuano le costanti comportamentali che conducono al femminicidio.
Risulta importante abituare gli studenti a distinguere il commento del giornalista dalle informazioni riguardanti il fatto di cronaca avviando così un dibattito che stimoli i ragazzi a costruire idee proprie.
Il contesto scolastico deve predisporre occasioni educative che allenino i ragazzi al rispetto totale dell’amica, della compagna di classe, perché un domani quelle donne saranno sorelle o mogli, figlie, donne che fanno parte della loro vita. Offrire ai ragazzi percorsi di educazione affettiva che facciano comprendere la differenza tra “amore” e “possesso” è sicuramente la strada per generare comportamenti rispettosi dei diritti e dei bisogni altrui come dei propri.
La proposta didattica inoltre dà l’opportunità alla classe di svolgere una ricerca anche sui provvedimenti legislativi relativi al femminicidio, analizzare alcuni articoli de La Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, e far chiarezza sui diversi aspetti riguardanti il fenomeno che si sta indagando.
di Elisabetta Conti
Attraverso la lettura di fatti di cronaca riconoscere comportamenti errati nella relazione affettiva, elaborare quindi testi liberi per contribuire alla rimozione della mentalità alla base del femminicidio.
Recepire e assumere un modello di comportamento rispettoso dei diritti e dei bisogni altrui come dei propri.
1. Esaminare articoli di quotidiani per definire le costanti comportamentali che conducono al femminicidio.
2. Individuare provvedimenti legislativi relativi al femminicidio.
3. Individuare le idee che portano ad assumere una mentalità prevaricante nella relazione.
L’alunno:
– esamina articoli di cronaca e individua le costanti di un fenomeno;
– consulta provvedimenti legislativi.
Fase 1. L’insegnante divide i ragazzi in gruppi di cinque e distribuisce loro fotocopie di cinque diversi articoli di cronaca, contrassegnati con una lettera dell’alfabeto; ai ragazzi viene proposta la seguente consegna:
Dopo aver letto gli articoli di giornali, che vi sono stati consegnati, applicando in modo sistematico le diverse tecniche di lettura [1] ( Lettura orientativa-globale, lettura analitica approfondita, lettura selettiva o scanning) riconoscete l’argomento di cui si parla, le idee chiave. Di poi prospettate una tabella a doppia entrata in cui riportare le informazioni raccolte riguardo il fatto di cronaca raccontato, escludendo i commenti del giornalista. Organizzatevi per rispondere alla consegna in modo efficiente utilizzando il lavoro cooperativo.
Dopo cinquanta minuti vengono socializzate le diverse tabelle proposte dai gruppi sino a condividere un solo formato, che viene riportato alla Lim.
Fase 2. L’insegnante chiede ai ragazzi di riportare la tabella sul quaderno , quindi completarla come da indicazioni. Questa consegna viene svolta a casa da ciascun ragazzo, lavorando su uno solo degli articoli consegnati (Allegato 1), che invia il suo prodotto via mail al capogruppo. Ciascun capogruppo comporrà una nuova tabella includendo quelle prodotte dai suoi compagni. Segue in classe la socializzazione alla Lim delle tabelle compilate dai diversi gruppi, confrontando le analisi prodotte su ogni articolo , si giunge a configurare una sola e più completa analisi per ciascuna cronaca. Di seguito la tabella compilata.
Fase 3. Il docente propone una serie di interrogativi.
A. Avete capito che cosa si intende per femminicidio?
B. Siete d’accordo sull’uso di questo termine?
C. Pensate che il femminicidio sia collegato ad una condizione culturale, sociale, economica, etnica.
D. Quali comportamenti accomunano questi fatti ?
E. Il femminicidio da quello che avete capito è un fenomeno moderno?
Fase 5. Idee che portano ad una mentalità prevaricante. Il docente dà questa consegna ai ragazzi: In base alle letture e alle attività svolta sinora riporta sul tuo quaderno almeno un’idea, una convinzione che può essere alla base di una mentalità prevaricante nella relazione di coppia. Dopo circa 15 minuti il docente avvia la socializzazione (vengono via via lette, discusse e condivise le idee formulate da ciascun ragazzo, trascurando quelle analizzate precedentemente) come si vede di seguito.
I pensieri che determinano una mentalità prevaricante:
Le consegne finali saranno diverse, con l’intento di dare la possibilità agli studenti di mettere a frutto le proprie attitudini e creatività. Due esempi:
A) Scrivi una poesia, realizza un racconto o una tavola di un fumetto, che permetta al lettore di cogliere:
1. La paura di chi vive una relazione violenta.
2. La solitudine e l’incapacità di chiedere aiuto della vittima.
3. Le idee devianti del persecutore.
B) Realizzare con 10 slide una presentazione dell’UA sviluppata. Essa dovrà rappresentare in modo essenziale: le varie fasi, l’ultima slide dovrà citare i comportamenti derivanti da una mentalità prevaricante.
I ragazzi che sceglieranno di svolgere questa consegna saranno divisi in piccoli gruppi , con composizione diversa rispetto alla fase iniziale dell’UA per abituare i ragazzi a lavorare con tutti i compagni, per evitare l’irrigidimento dei ruoli all’ interno dei gruppi, per ampliare l’offerta di punti di vista e conoscenze possedute da ciascuno di essi.
Valutazione. La verifica sarà considerata accettabile se risponderà ad almeno due dei requisiti indicati; l’eccellenza sarà assegnata a chi avrà rispettato tutti i requisiti.
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