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Esame Terza Media 2024, esempi tracce prova di italiano: come scrivere un saggio rielaborando informazioni storiche

di Martina Bocchi

Tra le tracce prova di italiano dell’esame terza media 2024 inserite dal MIM è prevista quella del testo argomentativo. Il percorso che viene proposto permette di mettere alla prova i ragazzi alle prese con la prova di italiano del proprio esame terza media 2024 nella loro competenza argomentativa, in particolare nella produzione di un testo di natura mista, informativa e argomentativa.

In esso lo studente deve riportare informazioni sul tema dato facendo riferimento ai documenti da cui le ha tratte ed esprimere una sua opinione, supportandola con opportuni argomenti al fine di convincere il lettore. Per aiutare gli studenti permettendo loro di esercitarsi con la traccia della prova di italiano dell’esame terza media, proponiamo un’unità di apprendimento che richiede la scrittura di un saggio breve sulla manipolazione delle masse operata dai regimi totalitari durante il Novecento, dopo che gli studenti si sono cimentati con un’adeguata analisi di due documenti storici sull’argomento.

La classe svolge esercizi di contestualizzazione dei contenuti dei documenti nella realtà storica italiana e tedesca del primo Novecento e esercizi di comprensione con l’individuazione dei concetti chiave e la relativa spiegazione dei significati. I ragazzi mettono in relazione fatti e interpretazioni e utilizzano le informazioni tratte dai documenti per sostenere le proprie argomentazioni. La valutazione dell’elaborato prodotto riguarderà, oltre all’adeguatezza formale, la padronanza del tema, frutto dell’integrazione di approfondimenti personali con le conoscenze apprese dai documenti proposti e dal libro di testo.

Unità di apprendimento di Italiano per la classe terza

di Chiara Napoli 

Compito unitario

Dopo un’adeguata analisi della documentazione consultata, scrivere un saggio breve sulla manipolazione delle masse operata dai regimi totalitari durante il Novecento.

Competenza

Sostenere le proprie argomentazioni utilizzando documenti storici.

Obiettivi disciplinari

Utilizzare nei propri testi, sotto forma di citazione esplicita e/o di parafrasi, parti di testi tratti da fonti diverse.

Obiettivi formativi

L’alunno:
– utilizza i documenti per interpretare i periodi storici studiati;
– produce testi scritti mettendo in relazione fatti e interpretazioni;
– si avvale delle informazioni tratte dai documenti per sostenere le proprie argomentazioni.

Attività laboratoriali

Fase 1

L’insegnante spiega che il saggio breve è un testo di natura mista, informativa e argomentativa. In esso l’autore riporta informazioni su un tema facendo riferimento ai documenti da cui le ha tratte (per questo si chiama “scrittura documentata”) ed esprime una sua opinione, supportandola con  opportuni argomenti al fine di convincere il lettore.

Lo schema espositivo del saggio breve è il seguente:
1. enunciazione: inquadrare molto brevemente i termini del problema; presentare la tesi da dimostrare e le maggiori problematiche connesse.
2. percorso critico-informativo: sviluppare un’opinione argomentata sull’argomento. Questa fase è il nocciolo dello scritto, la struttura deve essere chiara e le prove evidenti, coerentemente con quanto premesso nell’enunciazione. Se il momento informativo è prevalente ci si può anche limitare ad esporre i vari argomenti in modo “oggettivo” senza prendere apertamente posizione.
3. conclusione: si conferma brevemente la tesi di partenza.

Fase 2

La classe legge i documenti e svolge gli esercizi assegnati
Documento 1

Il totalitarismo è un esperimento di dominio politico, messo in atto da un movimento rivoluzionario, organizzato in un partito rigidamente disciplinato, con una concezione integralista della politica, che aspira al monopolio del potere e che, dopo averlo conquistato, per vie legali o extralegali, distrugge o trasforma il regime preesistente e costruisce uno Stato nuovo, fondato sul regime a partito unico, con l’obiettivo principale di realizzare la conquista della società, cioè la [sua] subordinazione; [e realizzare] l’integrazione e l’omogeneizzazione dei governati, sulla base del principio della politicità integrale dell’esistenza, […] interpretata secondo le categorie, i miti e i valori di una ideologia […], con il proposito di plasmare l’individuo e le masse […]. Tratto da: E. Gentile, La via italiana al totalitarismo. Il partito e lo Stato nel regime fascista, Carocci, Roma 2008, p.18.

Esercizi
a) Comprensione del testo
Con la guida dell’insegnante, la classe analizza la citazione in maniera analitica, individua i concetti chiave e ne spiega il significato:
dominio politico  =  …
partito rigidamente disciplinato = …
concezione integralista della politica = …

b) Contestualizzazione
I singoli allievi contestualizzano i contenuti nella realtà storica italiana e tedesca del primo Novecento, rispondendo alle seguenti domande: In Italia/in Germania quale partito attuò un progetto di dominio politico durante le prima metà del Novecento? Come era organizzato? Quale era la sua concezione della politica? Ricorse a vie legali o extralegali per prendere il potere? Come era organizzato lo Stato nuovo a cui dette vita? Quali erano i miti e i valori della sua ideologia?

Documento 2

Il totalitarismo è un fenomeno che non è pensabile senza due condizioni: una è di carattere tecnologico. I regimi totalitari non sarebbero mai stati possibili, sin dalla loro nascita, se non ci fossero stati tutti quegli strumenti tecnologici, come i microfoni, la radio, gli altoparlanti. Nell’Ottocento non sarebbe mai stata immaginabile una manifestazione di quel tipo, perché non esistevano gli strumenti tecnologici per farne delle vere e proprie casse di risonanza per il consenso popolare. Quindi una condizione esterna, ma fondamentale, è quella di tipo tecnologico: la possibilità di parlare simultaneamente a milioni di uomini. Il totalitarismo non può nascere senza la possibilità che un capo carismatico, possa mettersi direttamente in contatto con milioni di uomini creando un vero e proprio meccanismo di immedesimazione. I singoli si immedesimano nel capo e si sentono parte di un tutto, che il capo rappresenta. Ma questi sono gli aspetti tecnico – formali. Il problema più profondo è quello della mobilitazione delle masse. La Prima Guerra Mondiale, la Grande Guerra, è stato un fenomeno grandioso, tragico, che ha mobilitato milioni di uomini nelle trincee. Ed è stata una terribile guerra, durata per anni nelle trincee. La gente è uscita dal privato, si è sentita resa partecipe della storia, è stata completamente coinvolta. E le grandi masse sono emerse come protagoniste della storia. Il fenomeno ha radici ancora più remote come il fenomeno dell’industrializzazione, la nascita del proletariato urbano. Tutti questi fenomeni in cui gli individui sono stati, in qualche modo, strappati dal tessuto della società antica, della società agricola, che si identificava intorno al campanile dei piccoli comuni agricoli, e si sono ritrovati coinvolti in grandi realtà collettive sono state le premesse naturali per l’emergere e l’affermarsi del totalitarismo. Quando questi milioni di individui si sono ritrovati come strappati da queste identità primarie, […] quasi immediatamente essi sono stati coinvolti in queste grandi vicende collettive. Ed è stato possibile, allora, la nascita all’appello del capo, l’appello carismatico, che rese immediate le premesse del totalitarismo. Questo mi pare che possa riassumere un po’ le complesse origini del fenomeno.
Tratto da: Intervista a P. Scoppola, I totalitarismi, in http://www.emsf.rai.it

Esercizi
a) Comprensione del testo
Con la guida dell’insegnante, la classe legge il documento, sottolinea i concetti di difficile comprensione, li porta sul quaderno e scrive accanto il significato.

b) Contestualizzazione e approfondimenti
Facendo ricorso al libro di testo e, se necessario, a ricerche su siti internet, i singoli allievi rispondono alle domande:
– Quali furono gli strumenti tecnologici che i regimi fascista e nazista utilizzarono per mobilitare le masse? Come li utilizzarono?
– Quali furono i messaggi ideologici che vollero trasmettere?

Fase 3

Gli allievi ricevono la seguente consegna:
Utilizzando i documenti studiati e le informazioni reperite durante le ricerche di approfondimento, sviluppa un saggio breve sul tema: “La manipolazione di massa nei regimi totalitari del Novecento”.

Verifica, valutazione, monitoraggio

Per verificare conoscenze e competenze acquisite si propone la seguente prova.

Rispondi Vero o Falso e motiva la risposta:
1)  Si può parlare di totalitarismo per il regime fascista e quello nazista.
2) Il fenomeno del totalitarismo non sarebbe stato possibile senza un adeguato sviluppo tecnologico.
3) Le radici del fenomeno novecentesco della mobilitazione delle masse sono piuttosto remote: affondano nel processo di industrializzazione.

La valutazione terrà conto dell’esito della prova e del saggio breve prodotto durante il laboratorio e seguirà i seguenti parametri:
Livello di accettabilità: il testo prodotto è aderente alla traccia, denota adeguate capacità logico-argomentative, anche se presenta qualche passaggio troppo rapido. L’allievo dimostra sufficienti conoscenze sull’argomento, sa interpretare i documenti e sintetizzare le informazioni contenute, esprime i concetti in modo semplice e lineare.
Livello di eccellenza: il testo prodotto è ben strutturato, con un’idea centrale chiara e ben sviluppata; l’allievo padroneggia la tematica, utilizza in maniera competente i documenti proposti, riportando in modo preciso le informazioni e citando le fonti. Sa integrare in modo opportuno le informazioni fornite sia con quelle frutto di approfondimenti personali che con le conoscenze apprese sul libro di testo.

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