
Bullismo e cyberbullismo: nuove misure, stessi obiettivi. Decreto legislativo in Gazzetta Ufficiale. Tutte le novità

Con l’approvazione della legge 17 maggio 2024, n. 70, l’Italia compie un passo ulteriore nella lotta contro bullismo e cyberbullismo. Il nuovo impianto normativo, che integra e amplia le finalità della legge 71/2017, segna un cambio di passo: non più solo cyberbullismo, ma contrasto a ogni forma di violenza tra pari, dentro e fuori la rete. Un’azione che si muove lungo un doppio binario: protezione delle vittime e responsabilizzazione dei responsabili, attraverso percorsi educativi, formativi e — dove necessario — sanzionatori. A dare concretezza alla legge delega è il decreto legislativo 12 giugno 2025, n. 99, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° luglio e in vigore dal prossimo 16 luglio. Un testo atteso, che introduce misure operative in ambito scolastico e sociale, puntando sul sistema educativo come leva di prevenzione strutturale. Di seguito tutte le novità.
Emergenza Infanzia 114: un presidio sempre attivo
Uno dei pilastri del decreto è il potenziamento del servizio “Emergenza infanzia 114”, ora attivo h24 su tutto il territorio nazionale. Uno sportello telefonico e digitale, pensato per offrire primo supporto psicologico, giuridico e pedagogico non solo ai minori vittime di violenze, ma anche ai loro familiari e figure affettive di riferimento.
Tra le novità, l’introduzione di una app gratuita con funzioni di messaggistica istantanea e geolocalizzazione (previo consenso), pensata per rendere più immediata la richiesta di aiuto. I dati raccolti — sempre in forma anonima e aggregata — saranno trasmessi ogni anno al Ministero dell’Istruzione e del Merito per orientare azioni di sensibilizzazione mirate nelle scuole.
Istat e scuola: conoscere per agire
Per affrontare il problema è fondamentale anche comprendere le sue dinamiche. A questo scopo, il decreto affida all’ISTAT il compito di effettuare una rilevazione biennale sui fenomeni di bullismo e cyberbullismo. L’indagine, la prima delle quali sarà disponibile entro dicembre 2026, raccoglierà dati su diffusione, caratteristiche e impatto psicologico, con un focus specifico sulle scuole secondarie.
Un’attenzione non solo statistica, ma anche strategica: i risultati confluiranno in una relazione annuale alle Camere e contribuiranno a valutare l’efficacia delle politiche messe in campo.
Campagne di sensibilizzazione: la rete al servizio dell’educazione
Il decreto prevede anche campagne periodiche di prevenzione e informazione sull’uso consapevole del web, coordinate dalla Presidenza del Consiglio in sinergia con il Ministero dell’Istruzione. Queste iniziative potranno coinvolgere sia i media tradizionali che i canali scolastici e territoriali, sfruttando tutte le risorse disponibili senza nuovi oneri per la finanza pubblica.
Valditara: “Mai così tanto contro bullismo e cyberbullismo”
Proprio il contesto scolastico è stato al centro dell’intervento del ministro Giuseppe Valditara, in occasione della presentazione dei dati ISTAT 2023. Il fenomeno, ha sottolineato, resta una delle emergenze educative più complesse, ma non mancano i segnali incoraggianti. “Abbiamo messo al centro della scuola la cultura del rispetto”, ha dichiarato il ministro, citando la traccia sull’argomento proposta all’ultima maturità come testimonianza della crescente sensibilità tra i giovani. Secondo Valditara, i risultati cominciano a vedersi: “Il 96,7% delle scuole superiori ha attivato percorsi contro la violenza di genere. E quasi il 70% dei docenti segnala un miglioramento nei comportamenti degli studenti”.
Tra le misure attuate, oltre alle nuove Linee guida per l’educazione civica e alle Indicazioni nazionali in corso di aggiornamento, il ministro ha ricordato anche il nuovo approccio alle sospensioni — trasformate in obblighi formativi personalizzati — e il potenziamento del docente tutor e del peer tutoring come strumenti di accompagnamento e coinvolgimento attivo degli studenti.
2 milioni alle scuole e 420 buone pratiche condivise
Infine, Valditara ha annunciato l’arrivo di 2 milioni di euro per progetti scolastici anti-cyberbullismo e la raccolta di 420 buone pratiche già attive, da diffondere a livello nazionale come modelli replicabili. “Non si è mai fatto così tanto per contrastare bullismo e cyberbullismo come in questi due anni”, ha concluso il ministro. Un’affermazione forte, che sarà il tempo — e il monitoraggio puntuale — a confermare. Ma un dato è certo: la scuola è e resta il luogo chiave dove educare al rispetto, costruire relazioni e prevenire ogni forma di violenza.
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