
Pezzotta: la CISL è per una vera ‘pari dignità’ dei percorsi
Il governo di centro-destra, con il quale la CISL aveva a suo tempo sottoscritto (insieme alla UIL) il “Patto per l’Italia“, mettendo a grave rischio l’unità d’azione dei sindacati confederali, non è stato in grado di mantenere gli impegni assunti.
E’ il parere di Savino Pezzotta, segretario generale della Cisl, espresso tracciando le conclusioni del convegno “La buona scuola” mercoledì 22 a Roma.
Lo ha dimostrato – secondo Pezzotta – anche nel settore della scuola, dove la proclamata “pari dignità” dei percorsi professionali con quelli liceali non è stata affatto assicurata dalla riforma Moratti, che ha anzi ulteriormente penalizzato i primi ampliando a dismisura l’area dei licei, nella quale è stata fatta confluire l’intera istruzione tecnica, con forte snaturamento della sua identità.
Questa operazione ha finito per emarginare e rendere residuali i percorsi professionali, confinati nel ristretto alveo dei corsi triennali per il conseguimento della qualifica, organizzati dalle Regioni in modo improvvisato e senza standard credibili. La CISL di Pezzotta, da sempre attenta al settore della formazione professionale, auspica invece che vengano ripristinate le condizioni perché sia effettivamente garantita, in un contesto unitario, la “pari dignità” di tutti i percorsi.
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