La buona scuola secondo la Cisl

Per la scuola italiana non basta una riforma, neanche una riforma della riforma. Serve un grande progetto di rinnovamento, serve il coraggio, l’energia, l’ottimismo di un movimento ampio e concertato che stringa in un patto di fiducia e di impegno quanti hanno veramente a cuore le sue sorti e le sorti del Paese“.
Sono parole di Francesco Scrima, leader della Cisl Scuola, con le quali chiama a raccolta tutti coloro che sono interessati al bene della scuola in un importante convegno che il sindacato ha organizzato per il 22 marzo a Roma. “La buona scuola. La scuola per il Paese, il Paese per la scuola” è il titolo dell’incontro, che sarà suddiviso in due momenti: al mattino lo stesso Scrima parlerà della “scuola per il Paese”, con interventi di Ivano Spano, Aldo Bonomi, Alessandro Paino e Anna Maria Furlan. Si confronteranno su alcune proposte culturali che possano essere alla base di nuovi interventi sul sistema scolastico nella prossima legislatura. Al pomeriggio scenderanno in campo due big della politica: Francesco Rutelli e Piero Fassino, che insieme al Segretario generale della Cisl Pezzotta discuteranno di come si pone “il Paese per la scuola”. Il dibattito sarà coordinato dal direttore di “Tuttoscuola“, Giovanni Vinciguerra.
Che ci fanno a meno di tre settimane dalle elezioni due dei principali leader della parte politica data in testa nei sondaggi a un convegno sulla scuola, promosso dal sindacato con il maggior numero di iscritti?
La risposta sembra darla lo stesso Scrima: “Per migliorare la scuola – dice – serve partire dalla scuola. Dalla scuola che c’è, dalla scuola dei bambini e dei giovani d’oggi, dalla scuola degli insegnanti e delle loro organizzazioni, e insieme serve aver chiara la visione di quello che il paese può e deve essere.
E allora un patto, un grande patto sociale: il paese per la scuola e la scuola per il paese
“.