Guerra o pace nella scuola?

Ma come mai "Repubblica", che tante volte ha duramente criticato l’azione della Moratti, ha deciso di dedicare due pagine intere, con disegno di Mannelli, al forum con il ministro?
Al di là dell’obiettivo di far comprendere ai propri lettori le scelte del ministro dell’istruzione, una spiegazione più politica potrebbe essere quella di un cambio di strategia del quotidiano: dalla linea dello scontro totale, vicina al movimentismo girotondino, a quella di un confronto non pregiudizialmente chiuso a possibili mediazioni, o almeno al dialogo, una linea più vicina a quella di Amato e Rutelli, e anche del D’Alema che qualche mese fa, in un seminario di "Italianieuropei", osservò che non si può pensare di tornare a prima della Moratti e fare una nuova riforma generale ad ogni legislatura.
Così non sembrano pensarla i promotori della manifestazione di sabato scorso, 15 maggio, che hanno deciso di sottoscrivere un appello contro le "riforme" (con le virgolette) Moratti. Tra i sottoscrittori, l’ex ministro Tullio De Mauro, Benedetto Vertecchi, Nicola Tranfaglia, secondo il quale la legge "distrugge la scuola", e Margherita Hack, che parla di "fascismo subdolo".