PNRR e dispersione scolastica, allarme dei presidi: ‘Prevedere proroghe alle scadenze. Rischiamo di perdere le risorse’

PNRR e dispersione scolastica:L’assegnazione alle scuole di ingenti risorse previste dal Decreto 170 del 24 giugno 2022, destinate a circa la metà delle istituzioni scolastiche italiane per azioni di prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica, rappresenta una grande opportunità per il sistema scolastico italiano. Stiamo parlando di centinaia di migliaia di euro che ogni scuola, sia pur in un’ottica temporale pluriennale, dovrà impegnare e spendere entro le scadenze previste dalle singole misure, prevedendo un’attenta programmazione metodologico-didattica e amministrativo-finanziaria“. Così i presidi di Dirigentiscuola che aggiungono: “L’amministrazione non ha dato indicazioni sulle procedure da seguire. Rischiamo di perdere le risorse”.

Entro il 31 ottobre prossimo le scuole dovranno infatti:

– Effettuare un’analisi di contesto;
– Definire il team per la prevenzione scolastica;
– Definire eventuali reti e partenariati effettuando una co-progettazione dell’intervento;
– Definire il progetto esecutivo ed inserirlo su apposita piattaforma.

Entro il 31 dicembre poi le scuole dovranno anche procedere alla sottoscrizione dell’atto d’obbligo per la realizzazione delle suddette attività nel rispetto dei target e milestone del PNRR, con assegnazione degli obiettivi alle singole scuole beneficiarie e contestuale assunzione in bilancio dell’acconto pari al 10%. Analoghe scadenze per le altre azioni del PIANO SCUOLA 4.0.

A soli 20 giorni dalle scadenze del 31/10/2022, al di là del documento meramente divulgativo dal titolo ‘Riduzione dei divari territoriali e contrasto alla dispersione scolastica‘ pubblicato dal Ministero, l’amministrazione non ha dato indicazione alcuna sulle procedure da seguire, procedure che tra l’altro vanno ad incardinarsi nella rendicontazione sociale del triennio 2019/2022 – anche a seguito dei due anni e mezzo di pandemia – e dell’aggiornamento del PTOF 2022/2025 che va elaborato proprio sulla scorta degli esiti del trascorso triennio. Non si ha neanche notizia della piattaforma sulla quale le istituzioni scolastiche dovranno inserire il progetto esecutivo. Stando così le cose – dice Dirigentiscuola –, è evidente che una siffatta progettualità, sia di natura metodologico-didattica che economico-finanziaria, che coinvolge sinergicamente tutti gli attori della scuola, stakeholder esterni, famiglie e studenti, non potrà essere realizzata nel giro di pochi giorni”.

Nonostante Attilio Fratta, presidente nazionale di Dirigentiscuola, anche in veste di componente del Tavolo tecnico dei referenti del PNRR, abbia già segnalato con una mail la criticità della situazione, a tutt’oggi non c’è stato alcun riscontro né è stato convocato il Tavolo tecnico.

“Evidentemente al Ministero – scrive Dirigentiscuola – non ci si rende conto del grande marasma che regna nelle scuole, peraltro già pesantemente appesantite e vessate da un cumulo di adempimenti di inizio d’anno, a carico sia dei dirigenti scolastici che del personale di segreteria e dell’impossibilità di rispettare le citate scadenze”.

Urgono – ha dichiarato il presidente Attilio Fratta – immediate indicazioni da parte del Ministero. Bisogna prorogare le suddette scadenze – valutando tempistiche congrue rispetto alla mole di lavoro a carico delle istituzioni scolastiche – e dar tempo alle scuole di adempiervi con quella attenzione e programmazione che, stante le parossistiche misure di monitoraggio e rendicontazione che si prevedono, sono ineludibili”.

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