
A Forlì il primato delle scuole più ‘ecocompatibili’
Le città che meglio si sono distinte per aver avviato nelle proprie scuole azioni ecocompatibili – secondo le graduatorie di Legambiente pubblicate nel rapporto “Ecosistema scuola 2004” – sono Prato, Forlì, Como e Brescia. Prato, che primeggia nella graduatoria generale, ha il 95% di edifici progettati esclusivamente come scuole. L’88% delle strutture è provvisto di aree verdi fruibili e l’81% ha subito interventi di manutenzione straordinaria negli ultimi 5 anni. E inoltre tutte le scuole operano la differenziazione dei rifiuti: carta, plastica, pile e organico.
Nelle scuole di Forlì, oltre a differenziare carta, alluminio, organico e toner, si utilizzano fonti di illuminazione a basso consumo. Un accorgimento applicato solo dal 29% delle scuole italiane, un dato tra l’altro in diminuzione rispetto all’anno precedente. E
irrisoria è la quota di edifici in cui si utilizzano fonti di energia rinnovabile (1,24%), mentre è di poco superiore quella che riguarda l’attivazione di forme di risparmio energetico (6,75%). Numeri estremamente bassi – fa notare Legambiente – per un Paese che qualche problema nel campo dell’approvvigionamento energetico lo presenta.
Per l’utilizzo nelle scuole di energia rinnovabile il primato se lo contendono le città emiliane e quelle lombarde (Ferrara, Parma, Modena, Brescia, Cremona e Varese) la cui scelta ricade principalmente sul teleriscaldamento. Mentre Imperia punta agli impianti fotovoltaici, l’unica città del sud che ha scelto di riscaldare gli ambienti scolastici con dei pannelli solari è Lecce.
Un dato infine positivo che emerge da “Ecosistema scuola 2004” è che continuano a crescere le aree verdi nelle scuole, ormai arrivate al 74,5%, mentre un anno fa erano pari al 71,5%.
“L’ edilizia scolastica – ha detto il sottosegretario al Miur Valentina Aprea – è una delle emergenze del Paese, considerato che abbiamo il problema, direi il fantasma, della legge 626 sull’adeguamento degli edifici alle norme di sicurezza, oltre alle misure antisismiche”.
“Certo – ha commentato il sottosegretario – che è una scommessa grossa quella di poter dare non solo buoni contenuti ma anche strutture adeguate ai ragazzi che entrano nel sistema educativo nazionale”.
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