I radicali a Ciampi: non firmare quel decreto

Contro l’inglese obbligatorio a scuola dalle elementari insorgono gli esperantisti radicali, che parlano di “una scelta coloniale”.
Con una lettera indirizzata al Capo dello Stato, il Partito radicale e l’associazione radicale Esperanto hanno chiesto a Ciampi di non apporre la sua firma al decreto legislativo concernente la definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’istruzione approvato dal Consiglio dei ministri.
Nel decreto, infatti, secondo i radicali, “a dispetto di tutti i trattati comunitari, che affermano la parità delle lingue dell’Unione, viene abolita la libertà di scelta della lingua e imposta a tutti, nell’articolo 5, la sola lingua inglese, sancendo il monopolio di una superlingua sulle altre e affermando una sorta di ius primae linguae