
Liceo classico, un processo 2.0 ha avuto luogo alla Camera

Si è svolto giovedì 14 maggio, presso la sala Aldo Moro della Camera dei Deputati, il convegno dedicato a “Il futuro del liceo classico”, organizzato da Elena Centemero, responsabile Scuola e Università di Forza Italia e moderato dal direttore di Tuttoscuola Giovanni Vinciguerra.
Sono intervenuti Alessio Turazza, consulente di editoria scolastica, Paolo Corbucci e Carla Guetti della Direzione Generale Ordinamenti scolastici e Valutazione del Sistema nazionale d’Istruzione del MIUR, Vincenzo Di Rienzo, dirigente scolastico Liceo Classico Statale “Bartolomeo Zucchi” di Monza, Mario Bonini, dirigente scolastico Liceo Classico Statale “Enrico Medi” e “Scipione Maffei” di Verona, Patrizia Concetti ed Ernestina Monaco, docenti del Liceo Classico Statale “Torquato Tasso” di Roma, Sofia Gallo De Maio e il prof. Rovinetti, rispettivamente dirigente scolastico e docente del Liceo Classico Statale “Luigi Galvani” di Bologna, Graziano Stirpe e Francesco Pelargonio, rispettivamente docente e dirigente scolastico e docente del Liceo Classico Istituto Paritario “A. Ruiz” di Roma, e la prof.ssa Mortillaro, del Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Roma.
Elena Centemero ha spiegato che l’evento è stato pensato come occasione per fare il punto a cinque anni dalla riforma della scuola secondaria superiore. Da allora è costante il calo degli iscritti al liceo classico (fenomeno iniziato peraltro molto prima: si è passati dal 9% degli iscritti alle superiori della fine degli anni ’90 al 5,8% dell’anno scolastico 2015-16). Il profilo del liceo classico nel 2015 si caratterizza per una notevole regionalizzazione (è scelto dal 10% degli studenti del Lazio, dal 9% Calabria e Basilicata ma solo dal 3,5% degli studenti dell’Emilia Romagna), e da un elevato tasso di femminilizzazione (75%).
L’incontro, avvenuto in una sala gremita di un pubblico attento, si è posto l’obiettivo di comprendere le ragioni del declino del liceo classico nelle scelte delle famiglie e le vie possibili per rivitalizzarlo. Alla fine, a nostro avviso, è stato molto di più: una sorta di processo al liceo classico 2.0, per la qualità degli interventi che si sono succeduti e di cui daremo conto nelle prossime ore.
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