La formazione sulla legge di riforma non è obbligatoria
Dopo circa un mese di pressioni da parte di sindacati e di proteste dei collegi dei docenti, che si sono sollevati contro il piano di formazione e informazione sull’attuazione della legge 53/2003, il MIUR si è espresso: la formazione non è obbligatoria.
Con una nota del 5 giugno, viene chiarito che la comunicazione di servizio inviata lo scorso aprile agli Uffici scolastici regionali voleva solo segnalare l’esigenza di “fornire prioritariamente alle scuole elementi di informazione sulla legge delega” e non di definire interventi formativi sugli aspetti pedagogici, didattici ed organizzativi ad essa connessi, dal momento che non è ancora iniziato l’iter di approvazione del decreto legislativo che dovrebbe ridisegnare la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
Pertanto, le ipotesi organizzative di corsi di formazione, individuate nelle Linee guida che accompagnavano la comunicazione di servizio del 10 aprile, costituiscono soltanto delle proposte che i collegi docenti potranno adottare, nel rispetto dell’autonomia e della disciplina contrattuale vigente, anche con tempi e modalità organizzative diverse da quelle presentate.
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