Cisl e Anci criticano le Indicazioni nazionali della Moratti

La Cisl-scuola, il sindacato più rappresentativo del settore, e l’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani, sono i primi a rendere pubbliche le proprie osservazioni critiche  sulle nuove proposte di “Indicazioni nazionali” che il ministro Moratti ha sottoposto alla consultazione di 300 testimoni privilegiati (enti, associazioni, sindacati, riviste specializzate, esperti).

Ai primi di aprile il ministro Moratti ha inviato i testi delle “Indicazioni nazionali” relative alla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria e alla secondaria di I grado, e il testo del profilo finale.
Un’analoga operazione consultiva venne condotta, in vista degli Stati generali del dicembre 2001, sottoponendo al parere di testimoni privilegiati dieci problematiche relative all’innovazione.

Allora le questioni erano tutte aperte; ora invece le proposte si fanno concrete e di imminente attuazione. E, proprio dalle prime prese di posizione, non sembra proprio che siano molto condivise.
La Cisl-scuola sottolinea in particolare i problemi di organizzazione del lavoro e sulle funzioni degli insegnanti, mentre l’Anci chiede rassicurazioni sulla qualità del servizio scolastico.
In vista della chiusura del contratto degli insegnanti e della prossima consultazione elettorale per le amministrative di maggio, i due segnali suonano proprio come campanelli d’allarme.